Wrestling turco tra maschi pieni di olio: altro che Can Yaman!
Il Yağlı güreş, comunemente noto come “lotta turca” o “lotta nell’olio”, è lo sport nazionale della Turchia che affonda le sue radici in un passato di oltre 600 anni. Questo sport unico vede atleti massicci, chiamati pehlivan (che significa “eroe” o “campione”), cospargere il proprio corpo e indossare pantaloni di pelle imbevuti d’olio d’oliva.
Il rituale della lotta
Prima di ogni incontro, i due lottatori si oliano a vicenda in segno di rispetto reciproco. Durante la competizione, l’obiettivo è immobilizzare l’avversario infilando un braccio nel suo pantaloncino (chiamato kispet) in una mossa chiamata paça kazık. La lotta si svolge su un’area erbosa, con i lottatori che si stringono l’un l’altro mentre la loro pelle unta scivola.
Tradizioni e cerimonie
Il Yağlı güreş va ben oltre la semplice competizione sportiva, incorporando antichi riti e tradizioni. Ogni incontro è accompagnato da musica ritmica e canti che esaltano la forza, l’onore e la virtù dei lottatori. Un Cangir, una sorta di maestro di cerimonie, introduce i campioni ed elogia le loro imprese passate.
Il festival di Kırkpınar
Il festival di Kırkpınar, che si tiene ogni estate ad Edirne, celebra i 650 anni di storia della lotta turca. Questo evento è considerato il più importante festival di Yağlı güreş e attira lottatori da tutta la Turchia. La vittoria al Kırkpınar è un grande onore per un pehlivan, conferendogli fama e rispetto.
Oltre i confini turchi
Sebbene lo Yağlı güreş sia profondamente radicato nella cultura turca, ha affinità sorprendenti con l’atletismo greco classico e altri stili di lotta dell’Asia centrale, come il kurash uzbeko, il khuresh tuvano e il köräş tataro. Questo sport unico sta attirando l’attenzione a livello internazionale, affascinando gli spettatori con il suo mix di tradizione, ritualità e spettacolarità.
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