Un super paradiso per i gay: Mykonos
Molti, al dire il vero quasi tutti, i miei amici sceglieranno quest’isola come meta per le loro vacanza (io purtroppo lavoro, sigh!) e tutti partono con un entusiasmo e con una carica adrenalinica tale da produrre energia per illuminare gratuitamente il Colosseo !!!
Sto parlando di Mykonos una delle isole Cicladi, probabilmente la più spumeggiante ed attraente tra le isole greche.
Amata da Vip, giovani stravaganti, ma soprattutto gay, vanta un passato strettamente commerciale, legato alla pesca, un passato grigio e spento completamente diverso dalla luminosità stroboscobica che, negli ultimi anni, caratterizza questa isola dell’Egeo.
Vanta oltre 400 chiese, gioielli architettonici europei ma, di certo, è soprattutto per i suoi locali, che non chiudono se non alle prime luci dell’alba, che i turisti arrivano a frotte.
Come tutte le isole greche è circondata da una leggenda che la vuole come pietra con cui Poseidone sconfisse i giganti…beh, una bella rivincita per questa isola mitologicamente considerata solo una roccia.
Al risveglio, quando il primo raggio del sole squarcia la notte e ti sbatte sul viso come un pugno, mentre beatamente dormivi sulla spiaggia, ti sorprende il pittoresco porto, dove, gli uni accanto agli altri, sono attraccati panfili e pescherecci.
Poi a pochi chilometri si trovano Houlakia, ed ancora Plati Yalos, rinomata per la sabbia finissima.
A circa 3, forse 4, chilometri dal capoluogo si trova Ornos con una baia mozza fiato.
Ad Ornos, proprio davanti all’conturbanteel Xidakis, si trova la fermata dell’autobus che, fino all’alba effettua i collegamenti per Mikonos città, ottima intuizione commerciale ed abile sfruttamento
di quello che è il turismo dell’isola.
Da non perdere, per i turisti in cerca di cultura, le rovine di Delos, facilmente raggiungibile in traghetto, considerate il luogo di nascita di Apollo, dio greco del sole.
Venendo a quelle che sono le spiagge gay nomino Super Paradise ed Elia, le più famose e perciò le più frequentate, ed alle volte affollate, ma ci sono anche tantissime piccole baie
meno conosciute che vale la pena di visitare, magari scoprendo qualcuno, oops volevo dire qualcosa, di interessante.
Certo chi sceglie questa metà non può che aspettarsi una vita fatta di musica, danze sfrenate e piacevoli conoscenze, in un ambientazione che sfiora il mitologico, come ci insegna la buona tradizione della Grecia classica.
Un mix quasi di sacro e profano, dove i paradossi si incontrano fondendosi in una cornice unica e irripetibile al mondo, dove la moderna isola, combattendo con l’esperienza più saggia ed antica, lascia spazio ad un divertimento sano e spensierato, senza eccessi ma con dei risultati invidiabili, unicamente per dare sfogo a quella energia positiva che solo questo luogo sa portare alla luce.