TUTTONEWS GAY – Laura Robson e l’elastico rainbow, Fisica o Chimica e Urso
Una tennista di 17 anni dà lezioni di apertura mentale a una ex tennista omofoba, intanto il telefilm “Fisica o Chimica” resta a Rai4 difeso da Carlo Freccero, mentre si fanno sempre più omofobi i commenti contro il Vescovo Urso che voleva la legalizzazione delle unioni gay.
LAURA ROBSON DIFENDE I GAY CONTRO MARGARET COURT
Un elastico rainbow contro l’omofobia di Margaret Court.
La giovanissima tennista Laura Robson, di soli 17 anni, dà una lezione di civiltà all’ex tennista australiana Margaret Court che, nei giorni scorsi aveva espresso commenti omofobi nei riguardi del matrimonio gay e degli omosessuali in generale. Colpita da queste parole, Laura Robson ha deciso di sfoderare sul campo degli gli Australian Open un elastico arcobaleno. “Credo nell’uguaglianza dei diritti”, avrebbe poi commentato. Su Facebook, nel frattempo, si è già creato un gruppo contro la Court intitolato “Rainbow Flags Over Margaret Court Arena”.
CARLO FRECCERO E’ SCHIFATO DAI COMMENTI DELL’AIART
Volevano togliere dai palinsesti Rai il telefilm “Fisica o chimica”
“Io mi chiedo come in un paese europeo, laico come è l’Italia, si possa chiedere in modo così perentorio ed integralista la sospensione di questa serie. Lo ripeto, sono profondamente scandalizzato e allibito”, queste le parole di Carlo Freccero in merito alla richiesta dell’associazione Aiart (Associazione Italiana Ascoltatori Radio e Televisione) di eliminare dai palinsesti di Rai4 il telefilm spagnolo “Fisica o chimica” colpevole, secondo loro, di indurre gli spettatori a esperienze omosessuali.
POLEMICHE CONTRO IL VESCOVO URSO
Aveva appoggiato le unioni omosessuali
Le parole del Vescovo Urso sono, come era prevedibile, finite in polemica. Urso aveva hciesto allo Stato il riconoscimento delle unioni omosessuali, perchè queste sono una realtà italiana. Fra le molte voci che si sono sollevate, c’è stata quella di Alberto Giannino, membro dell’associazione culturale docente cattolici: “Se nella pubblica opinione si auspicasse paradossalmente un’apertura su certi temi arditi, lo Stato sarebbe chiamato a realizzarli, per esempio sull’incesto o sulla pedofilia. Urso, se non condivide il magistero della Chiesa, può sempre rimettere il mandato nelle mani di Benedetto XVI tre anni prima della scadenza naturale, evitando di generare confusione, sconcerto, e disorientamento tra i fedeli“.
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Lo zio Nico