Tragedia a Giffoni, uomo spara alla moglie e poi si uccide. Il suocero: “Vorrei che lui fosse in galera e mia figlia a casa”

Uomini che perdono la testa. E’ successo a Giffoni in una di quelle che sembrava una giornata “normale”. L’uomo in questione si chiamava Salvatore. Ecco cosa è successo: Salvatore Varavallo ha sparato alla moglie, poi ha rivolto l’arma contro se stesso e si è ucciso.

Entrambi ricoverti in ospedale non ce l’hanno fatta. La tragedia è avvenuta all’esterno del Club Fiore, impianto sportivo di Campigliano, frazione di Giffoni Valle Piana, in provincia di Salerno, dove il figlio di dieci anni della coppia stava disputando una gara di nuoto. Salvatore Varavallo, 35 anni, nato a Caserta ha sparato alla moglie e poi si è ucciso.Giustina Copertino, 29 anni, di Caserta è morta in ospedale quando ci è arrivta in condizioni gravissime. L’uomo lavorava come muratore mentre la mogli era casalinga.

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Ecco come si sono svolti i fatti. Salvatore Varavallo si è recato nella struttura sportiva dove il figlio stava gareggiando. L’uomo ha impugnato una pistola calibro 9×21 e ha esploso alcuni colpi contro la Bmw del suocero, che non era nella vettura. Poi ha chiamato la moglie, le ha ingiunto di uscire e le ha sparato contro alcuni colpi. Mentre la donna veniva soccorsa, ha rivolto l’arma contro se stesso e si è sparato.

I familiari di Giustina  si sono recati nell’obitorio dell’ospedale di Salerno per il riconoscimento della salma della povera figlia “Vorrei che lui fosse in galera e mia figlia a casa”, ha detto tra le lacrime il papà di Giustina riferendosi a Salvatore.

Foto|corriere.it

Red

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