The Blow Waves – La corrente dance gay delle acque rock

Sono decisamente pochi i prodotti artistici che l’emisfero australe esporta, ma quel poco che riesce a raggiungerci è sempre una garanzia.

L’ultimo astro musicale nasce a Melbourne e si chiama The Blow Waves. I cinque componenti della band si esibiscono per la prima volta a un festival nel non molto lontano 2006. Da quel momento inizia un’escalation che vede come rampa di lancio il Mardi Gras del 2008 e la consecutiva rotazione del loro omonimo album a livello internazionale. La loro è un’evoluzione elettro-dance del punk rockettaro che tende tremendamente al pop da hit radiofonica. I temi sono quelli tipici dei cattivi ragazzi svogliati nei confronti di se stessi, di coloro che vivono schitarrando sempre e solo senza vincoli di tempo e spazio. In Night rider si parla di una corsa sopra il corpo di una ragazza quando la notte diventa giorno, in Attack of the Puppet People si rivivono in chiave quasi utopica i cartoon Anni Cinquanta, simbolo di supposta spontaneità e fantasia, e si critica l’infanzia moderna priva di immaginazione e sempre più tendente all’identificazione di se stessi nei supereroi di cartone. Restless Robot getta il neofuturismo tra le cose più brutte esistenti e Beginning of love ricorda che è ancora possibile la fine di una relazione in nome dell’arte e della musica.

Foto: www.myspace.com/theblowwaves

Antonio P.

Change privacy settings