The Bastards Sons of Dioniso: «Ora, però, basta con la tv»
Non si tratta, come ha scritto qualcuno di “sputare nel piatto dove si è mangiato“. Troppo comodo e troppo facile generalizzare in questo modo.
Se mi permettete, io penso sia una pura e semplice scelta nel loro percorso artistico.
«Siamo diventati più popolari negli ultimi tre mesi che in sei anni di attività, ma in tv ci vogliamo stare il meno possibile… Ci ha dato tanto ma è difficile far capire chi sei veramente. “X-Factor”, ad esempio, è sicuramente il migliore tra i talent show in circolazione. Ma anche lì, emergono soprattutto gli interpreti e non gli autori. In ogni caso, non ci riconosciamo nella tv di oggi».
Un discorso oggettivo e coerente con tutto ciò che hanno sempre affermato, vale a dire, il loro poco interesse per il piccolo schermo (sono sempre stati molto più interessati al mondo strettamente musicale essendo cresciuti, come dicono loro “a pane e AC/DC”), soprattutto quando è proprio il tubo catodico a sfornare quella musica che secondo loro è spazzatura (non me ne vogliano le cartine, ma loro non hanno mai amato Marco Carta e trasmissioni come il “Festival di Sanremo” e “Amici di Maria De Filippi”).
I pupilli della Maionchi hanno poi continuato in questo modo la loro intervista a IL TEMPO: «Progetti futuri? Suonare dal vivo a più non posso.
Tra poco cominceremo un tour con gli altri concorrenti di “X-Factor” in cui suoneremo mezz’ora a testa. Poi, fino ad agosto, saremo anche in live organizzati dalle radio. Fino a settembre, quando uscirà il nuovo cd con i nostri inediti riscritti interamente in italiano».
D’altrone, lo avevano sempre detto che quella televisiva sarebbe stata per loro una piccola parentesi, nonché un modo per uscire dai confini regionali. Gli unici confini all’interno dei quali erano conosciuti.
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Lo zio Nico