Terminator 5, Robert Pattinson e le scuse di Tom Cruise
Tre notiziole cinematografiche fresche fresche. Giusto per tenervi aggiornati su cosa sta succedendo nel mondo della settima arte.
Per prima cosa, il regista McG ha accettato di dirigere “Terminator 5” (sì, esatto ce ne sarà ancora uno). Il regista ha annunciato questo al Dubai Film Festival, coadiuvato dalla casa di produzione Halcyon Co. Nel ruolo del protagonista John Connor si parla di Christian Bale. Ma a convincere veramente McG ad accettare è stato il grande interesse del pubblico verso la serie televisiva che sta andando in onda anche in Italia in questi giorni e la buon accoglienza che il pubblico americano ha riservato per “Terminator Salvation”. Molte di voi, dati i commenti, scommetto che non vedranno l’ora di vedere la scena in cui qualcuno rigoglioso piomba da un’altra dimensione temporale, nevvero???
Altra notizia riguarda Robert Pattinson che, dopo la febbre di “Twilight” che lo sta investendo, è superrichiestissimo a Hollywood. Nell’attesa di vederlo negli altri due capitoli della trasposizione cinematografica della saga letteraria di Stephanie Meyer, le sue fans potranno gustarselo ne “Little Ashes” di Paul Morrison, nel ruolo di un giovanissimo Salvador Dalì, artista padre del surrealismo pittorico e scultoreo, e ne “Parts Per Billion” di Brian Horiuchi con Rosario Dawson e il mitico Dennis Hopper.
Mentre tutto questo succedeva, ospite di uno show televisivo di Matt Laurer, ha chiesto pubblicamente scusa per essere stato troppo arrogante. «Ho passato questi ultimi tre anni nel pieno della mia frustrazione», si giustifica e si scusa personalmente a Brooke Shields per averla criticata quando lei, a rischio di depressione post parto, faceva uso di antidepressivi. «Ci ho pensato molto. Era un argomento importante… […] Sono stato visto come un arrogante. Avrei dovuto affrontare l’argomento in un altro modo. Quella persona non sono io. Ho imparato la lezione…».
F.S. Frau