Stefano Fassina contro Renzi: “Nessuno deve temere da noi i franchi tiratori”. Tutti contro il premier
Tutti contro Renzi come abbiamo avuto modo di raccontarvi in questi giorni. Oggi è la volta dell’ex ministro dell’economia Stefano Fassina che ha accusato Matteo Renzi di aver guidato nel 2013 i 101 deputati che ostacolarono l’ascesa di Prodi al Colle.
Ecco cosa ha dichiarto Fassina: “A differenza di quelli che oggi chiedono disciplina e due anni fa hanno capeggiato i 101, noi siamo persone serie. Nessuno deve temere da noi i franchi tiratori», ha esordito Fassina il quale, insieme ad altri esponenti Pd, ha sempre respinto l’intimità politica tra Renzi e Berlusconi e soprattutto il Patto del Nazareno. L’ex ministro ha ipotizzato la nascita di un Partito del Nazareno, cioè «basato sul patto stretto che Renzi ha fatto da tempo con Berlusconi, ignorando i contributi che arrivano dalla minoranza del Pd».
E ancora: «Gli unici che pagano questo patto sono i cittadini, che si vedono ancora una volta sottratta la possibilità di scegliere chi li rappresenta e lo paga la nostra Costituzione, con un Parlamento molto meno autonomo».
Tra di loro si insinua anche Pierluigi Bersani. «La situazione è migliore del 2013, quando non c’era un governo né una maggioranza al segretario-premier. La richiesta è quella di tenere unito il Pd coinvolgendo tutte le sue anime nella scelta del futuro «arbitro». «L’unica cosa che tanti di noi chiedono è che non si pensi mai di preparare la minestra con la destra e farla bere con forza a un pezzo del Pd».
Rosy Bindi, a asua volta, ha espresso la sua contrarietà ad accordi extrapartitici inefficienti: «Il patto del Nazareno è una prigione per tutti, è un patto sempre più esclusivo. Se si deve fare un presidente funzionale a quel patto io sono contraria».
Nei giorni scorsi c’è stato poi lo scontro su Twitter tra Meloni e Renzi. Ve lo riportiamo di seguito.
L’oggetto del contendere ? Il discusso Italicum. Renzi ieri ha così twittato in proposito: ” “Con Italicum preferenze e singoli candidati di collegio. Spariscono le liste bloccate. Ballottaggio è garanzia anti inciucio #lavoltabuona”.
E la risposta di Giorgia Meloni non si è lasciata attendere “@matteorenzi con i capilista bloccati 2/3 dei deputati saranno ancora nominati dai partiti. Lo sai benissimo, ogni tanto racconta la verità”.
Renzi poi è passato al contrattacco: “@GiorgiaMeloni nostra legge si basa su preferenze e candidati di collegio. Cancella le liste bloccate che avevate votato voi, ricordi?”
Meloni: ”@matteorenzi mai votato liste bloccate, io. Tu si: la tua proposta fa nominare dai partiti il 70% dei deputati. Il resto sono chiacchiere”.
Ma Renzi chiude: “@GiorgiaMeloni mai votato liste bloccate, io. Mai eletto in liste bloccate, io. Conversione tardiva la tua, ma apprezzata. Ciao Giorgia!”
A qusto punto ci chiediamo: ma che sta succedendo al povero Renzi ?
Via| Rainews.it
Foto! Ilgiornale.it