SANREMO – Povia, Pupo ed Emanuele Filiberto di Savoia
Il primo porta una canzone su Eluana Englaro, il secondo e il terzo cantano insieme un brano sull’Italia…
POVIA. L’anno scorso ci ha fatto venire un’ulcera con il brano Luca era gay e visto che ha capito che per far parlare di sé e per avere un minimo di notorietà deve cantare argomenti scottanti di casa nostra torna all’Ariston con una canzone su Eluana Englaro, fra l’altro con la benedizione del padre della ragazza che, con coerenza e dignità verso la libertà d’espressione e di pensiero altrui (persino quella di Povia) non ha fatto una piega di fronte alle intenzioni del cantautore e, per di più, non ha nemmeno voluto ascoltare la canzone di Povia sulla figlia e sull’eutanasia. A questo proposito succede una cosa strana: Povia ha deciso recentemente di togliere il sottotitolo al brano nel quale compariva il nome di Eluana Englaro con queste parole: «Se n’è parlato talmente tanto che mi da quasi fastidio cantarlo»… Già strano che si parli di un brano che tratta della prima vera battaglia legale vinta a favore dell’eutanasia, vero? Ma chi se lo sarebbe mai aspettato, Povia, vero? Nel caso di vincita, speriamo non si derigogliosi ancora una volta su VANITY FAIR. Ebbi i conati di vomito per due settimane… e non era il ristorante cinese!
PUPO feat. EMANUELE FILIBERTO. Al male non c’è veramente più fine. Pupo ed Emanuele Filiberto cantano insieme una canzone dal titolo Italia amore mio, detto dal nobile di Casa Savoia che col padre voleva spiumare l’Italia di tutti i suoi averi che erano stati requisiti alla sua famiglia dopo l’avvento della Repubblica, suona decisamente strano. Non contenti di questo, ci arriva una recente ANSA secondo la quale i due saliranno sul palco di Sanremo con il tenore Luca Canonici (che era già in conto) e… Marcello Lippi. «State tranquilli, non canterò», ha dichiarato il ct della nazionale che si limiterà a leggere alcuni versi della canzone.
Che qualche divinità ci protegga perché sento che questo Festival di Sanremo avrà dei picchi di trash-canori di indescrivibile altezza. In più, manca anche la Gialappa’s Band che alla radio ci allietava con i suoi commenti ne Rai dire Sanremo.
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Lo zio Nico