Salto in alto: quando sua asta è più lunga di quella che deve saltare

Vogliamo oggi fare un gioco di parole per mostrarvi una foto che ci ha letteralmente fatto sorridere.

Il salto in alto è una specialità sia maschile sia femminile dell’atletica leggera in cui l’atleta deve superare con un salto un’asticella orizzontale messa a una certa altezza.

Ecco alcuni dettagli interessanti su questa disciplina:

Regole: In gara, l’asticella viene inizialmente posizionata a un’altezza relativamente modesta e poi viene gradualmente alzata con incrementi di 2, 3 o 5 cm (a volte anche di 1 cm nei tentativi di record). Ogni atleta può scegliere a che altezza entrare in gara. Dopo tre salti falliti consecutivi, l’atleta viene eliminato. Vince chi ha saltato la misura maggiore. In caso di parità, si considerano gli errori commessi a quella altezza e, se necessario, alle altezze precedenti.

Tecnica: Il salto può essere effettuato in qualsiasi modo, purché l’atleta si stacchi da terra con un piede solo. La tecnica di salto più utilizzata è lo stile Fosbury, introdotto a partire dagli anni ’60 e reso celebre da Dick Fosbury, oro ai Giochi olimpici di Città del Messico 1968

Record mondiali: I record mondiali di ambo i sessi sono tra i più longevi dell’atletica leggera. Quello maschile appartiene al cubano Javier Sotomayor, che nel 1993 saltò 2,45 m a Salamanca. Il record femminile è ancora più anziano, stabilito nel 1987 a Roma dalla bulgara Stefka Kostadinova con la misura di 2,09 m.

La foto che vi mostriamo di seguito è di un atleta che, nel saltare l’asta, ha spinto in fuori anche la sua! Foto cult che è già virale!

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Maximo

Maximo è lo storico autore di Tuttouomini.it Si occupa principalmente di news di gossip e celebrity

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