Rocco Siffredi risponde alle accuse di molestie contro una giornalista

Rocco Siffredi risponde alle accuse di molestie ricevute da una giornalista durante e dopo un’intervista in occasione dell’uscita della serie Netflix a lui dedicata: «Dovreste fare il suo nome così da far capire a tutti di starne alla larga. Anche io ho conservato i suoi messaggi e la sfido: mostri davvero tutto il contenuto delle chat».

“Quell’intervista mi era stata sconsigliata per i modi insistenti e aggressivi con cui si era presentata la giornalista. Ho scelto io di farla a titolo personale e ora, dopo un unico incontro in pubblico e uno scazzo telefonico per il quale ho chiesto anche scusa, vengo ripagato così”.

L’ex attore, regista e produttore di cinematografia per adulti, la cui vita ha ispirato la recente serie di successo di Netflix, ovvero Rocco Siffredi, ha scelto le pagine del sito web del Corriere della Sera, per ribattere alle gravissime notizie di una denuncia per molestie e molestie sessuali che è stata presentata da una giornalista di Roma, a seguito di un’intervista che Siffredi le ha concesso lo scorso 15 marzo.

Dopo un’ìntera giornata in cui tutto il Web che parla in lingua italiana è colmo dell’unica versione disponibile, ovvero le notizie diffuse ai media dall’anonima accusatrice, Rocco Siffredi sceglie di rispondere tramite il quotidiano edito da RCS:

“Per tutto il tempo ha fatto allusioni. Per tutto il tempo ha fatto allusioni al sess0, spiegando di essere una “molto forte a letto”, invitando una amica che festeggiava il compleanno e insistendo perché andassimo a cena. Una provocazione continua: “Rocco, tu si che sei un vero uomo” e cose così”.

Rocco Siffredi non nega alcune delle offese verbali riportate in chat e che, in quanto comunicate ai media direttamente dall’interessata, sono probabilmente allegate alla formale denuncia:

“Le ho chiesto scusa. Ma alla persona, alla donna, non alla giornalista che ha completamente stravolto il senso delle cose che ci eravamo detti “perché con questo titolo il mio pezzo viene letto di più” – puntualizza infatti Siffredi – Poi, dopo aver accettato di modificarlo, ha calcato la mano su altro”.

Siffredi, classe 1964, ha quindi ribadito che:

“Sono accuse gravi ma totalmente infondate. Ho le chat, ho le immagini della telecamera dell’hotel, ho dieci testimoni, ho i testi delle interviste come erano stati scritti. Mi dipingeva come depresso cronico, mi faceva dire cose contro Borghi, che mi interpreta e che non ho mai pronunciato. E visto che mi chiedeva in continuazione una consulenza sul sess0, in un momento di rabbia con lei e stress per la promozione della serie, le ho risposto mettendola su quel piano. Ma solo questo e ho chiesto scusa. Sono molestie queste? Davvero vogliamo ridurre all’infamia postuma i rapporti tra uomini e donne?”.

Sempre all’interno dell’intervista concessa al Corriere della Sera, Rocco Siffredi, invita i media italiani a non peccare di omissioni ed omertà:

“Dovreste fare il suo nome così da far capire a tutti di starne alla larga. Anche io ho conservato i suoi messaggi e la sfido: mostri davvero tutto il contenuto delle chat”.

Chi pubblicherà il nome dell’innominata accusatrice?

Maximo

Maximo è lo storico autore di Tuttouomini.it Si occupa principalmente di news di gossip e celebrity

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