Roberto Benigni a Sanremo:”L’omosessualità non è un peccato. E’ un peccato la stupidità”
Monologo divertente, come al solito, del toscanaccio Roberto Benigni che si muove tra politica e Berlusconi…Fino ad arrivare alla spiegazione più perfetta, realistica e diretta della condizione omosessuale. Grazie Roberto !
“Ma vi rendete conto ? Gli omosessuali sono finiti nei campi di concentramento perchè amavano…AMAVANO…Lasciate stare il seso questi sono affari loro…Ma ci pensate ? Provate a pensare il contrario..Un uomo ama una donna e viceversa ed entrambi vengono picchiati, incarcerati o finiscono nei campi di concentramento solo perchè si amano !!! E’ assurdo !! L’omosessualità non è un peccato. E’ un peccato la stupidità”, ha detto Benigni.
Ed è proprio quando parla degli omosessuali, alla fine del suo monologo, che riesce a risalire dritto fino alla luce dantesca. Legge la lettera d’amore dell’allora ventenne Oscar Wilde che venne messo in galera ed ai lavori forzati perchè omosessuale e perchè innamorato di un ragazzo…Perchè innamorato ! E per una volta l’Italia, solo per pochi minuti, diventa il paradiso e l’oasi d’amore dei grandi poeti dall’anima eterna.
E ancora Benigni giudica “assurdo” che si parli di omosessualità “con tanta rozzezza” e dice: “Sono persone che si amano, non è che per colpa loro finisce la razza, come dice qualcuno”. Nella storia dell’umanità”, continua, “ci hanno fatto dei doni enormi, ed è il sentimento dell’amore che caratterizza gli omosessuali. E quando c’è l’amore tutto diventa grande. Nemmeno la fede rassicura, l’unica cosa che rassicura è l’amore”.
In sala tutti in piedi uniti in un grande applauso (nella speranza che sia stato privo di ipocrisia) In prima fila Grillini alza le mani verso Benigni.
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