Raoul Bova e la scelta di Ambra Angiolini di tenersi il figlio dello stupro. Le critiche

Tornano sul grande schermo insieme Ambra Angiolini e Raoul Bova nel film forte “La Scelta”.

Michele Placido torna sul grande schermo proponendo una commedia drammatica ispirata all’Innesto, un’opera che fece scalpore nel 1919 trattando temi sulla maternità.

I protagonisti di questo film sono due giovani innamorati, sposati, con un buon lavoro e sentimentalmente legati. Non hanno ancora figli. Laura e Giorgio, sono questi i nomi dei personaggi che hanno fatto più tentativi per avere un bambino, ma senza risultati. Fino a quando un crimine cambierà la loro vita con lui che soffre per la sua impotenza e lei che con coraggio si assume la responsabilità di diventare madre di un figlio generato con una persona sconosciuta, che non è l’uomo che ama.

Il film tratta di tematiche che un tempo erano un tabù ma ora sono decisamente meno sconvolgenti.

Ma quali soni i primi giudizi sulla pellicola ?

Badtaste.it scrive alcune considerazioni.
Perché Placido ha deciso di realizzare un film così? Purtroppo non possiamo dare una risposta a questa domanda perché il registra non ha nel sangue l’arte del genere drammatico, e ha dato vita con questo film a un vero a proprio “pastrocchio”. Ha toppato in tutti gli ambiti ma specialmente nella scelta dei protagonisti interpretati da Ambra Angiolini e Raoul Bova.
I due attori infatti non sono così esperti e non arrivano al pubblico, con battute che non fanno comprendere cosa accade nel film . Era forse il caso di convocare attori più “competenti”.
La scelta”, infatti, sembra un ‘opera vecchissima, che non ha legami con il linguaggio moderno ma si basa su ideali ormai superati.
Questo film rischia di generare molte critiche più che apprezzamenti.

Red

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