Raffaele Petruzzelli, un vero e proprio talento. L’intervista
Dietro la bellissima fede gay si nasconde un vero e proprio talento a tutto tondo che ha deciso di non circoscrivere la propria creatività.
Con la “Promo Preview Style” si occupa di design elaborando gioielli, accessori ed oggetti d’arredamento unici; col canale di Sky “Music Life” si occupa di televisione e di comunicazione; e come se questo non fosse abbastanza, con l’Istituto Europeo di Design di Roma si occupa di giovani e della loro crescita artistico-culturale. Una mente utero sempre fertile di idee: Raffaele Petruzzelli.
Da cosa nasce l’esigenza di una fede gay?
L’esigenza di una fede gay perchè volevamo offrire un prodotto riferito ad un mercato esclusivamente gay… infrangere le convenzioni, andare contro tutto quello che i nostri occhi sono abituati a vedere e le nostre orecchie a sentire. In un mondo dove la grande libertà è poter esprimere le proprie opinioni c’è bisogno anche di poter vedere realizzati i nostri ideali, come se prendessero forma le varie sfaccettature della realtà.
L’anello è il simbolo dell’amore, un simbolo che lega due persone che si amano. Promo Love&Love significa questo, con la grande caratteristica che si distingue e che mira a rispondere ad una determinata nicchia di mercato, quella omosessuale. Dire questo non significa fare distinzioni, ma rispondere a quello che un emergente target di mercato vorrebbe e che forse mai avrebbe potuto immaginare al dito.
Ma non credi che creando un oggetto “istituzionale” come la fede e indirizzandolo solo alla comunità gay potresti ghettizzare ancora di più la loro condizione sociale e i loro rapporti proprio col matrimonio?
E’ esattamente il contrario…di quello che vogliamo..vogliamo far capire che questa comunità esiste e sta diventando una vera classe di consumatori con esigenze specifiche. Quindi vuol essere anche una “provocazione”.
Perchè un gay dovrebbe scegliere la fede da te creata e non una comune fede?
Innanzitutto perchè quella è pensata per loro ma anche perchè vuole essere un simbolo per dimostrare che non si vergognano della propria omosessualità.
Parlando delle caratteristiche tecniche, è disponibile in tre diversi materiali. Vuoi parlarcene?
La fede è disponibile in oro bianco e giallo perchè la classica fede è fatta di questo nobile materiale, poi la versione in platino perchè è un materiale molto pregiato puro e raro, è puro al 95 % rispetto all’oro 18 carati che è puro al 75%, non cambia aspetto e colore, rafforza l’aspetto eterno dell’unione.
Ultimamente si è parlato parecchio della sedia graffetta, che venero e bramo. Com’è nata quest’associazione?
La Sediagraf per la precisione, una sedia che richiama le forme semplici ma funzionali della classica graffetta. Volevo unire i due elementi in maniera ironica. Unire due oggetti completamente differenti per svilupparne un unico prodotto semplice ma molto funzionale come l’insostituibile graffetta… A proposito, ho visto che avete fatto un articolo sul nuovo canale Music Life, sai che faccio parte dei direttori di quel canale direttore moda e design e image looker?
Ti dai da fare!
Eh si….ah… sono un docente allo IED di Roma e responsabile ufficio stile della Zoppini di Firenze…
Tu e il tuo “partner in crime” artistico Michele Mastrapasqua condividete ogni aspetto lavorativo. Com’è nata la vostra collaborazione?
Ci siamo conosciuti allo IED di Roma, abbiamo fatto il corso insieme in design del gioiello e accessori, poi io ho iniziato a lavorare nell’ufficio stile di FENDI e ci sono rimasto quasi 3 anni e lui ha iniziato a lavorare per la Zoppini di Firenze. Io in Fendi ho lavorato con Karl Lagerfield poi abbiamo deciso di aprire il nostro studio. Subito abbiamo iniziato ad insegnare allo IED di Roma e a collaborare con diverse aziende tra cui la Zoppini Firenze che si occupa di gioielli in acciaio e siamo responsabili dello stile dei 4 brand che hanno e adesso è arrivata la TV.
Per la serie vi mancava solo quello!
Si infatti. Il direttore della tv ci ha contattato proponendoci questa direzione. Stiamo lavorando su diversi programmi.
Grazie e buon lavoro.
Antonio P.