Perdere la testa oltre che i vestiti
di F.S.Frau
Il prete e l’astronauta. O per dirlo alla nostra maniera: Donatella Versace, che si ispira all’austera eleganza clericale di Padre Georg, o Dolce & Gabbana, secondo i quali, la moda non è altro che un bel pianeta sul quale sbarcare. Certo è che se l’anno prossimo, in inverno, porterò il kilt come mi suggerisce Vivienne Westwood, dissacrante stilista inglese (la preferita da Gwen Stefani) di certo avrà freddino nelle parti basse! Ma dato che punta sempre sulla sessualità e sul gioco delle parti, mi manda in passerella persino degli uomini con il tacco a rocchetto che fan tanto Re Sole!
A condire il tutto, il fatto che la scenografia altro è ispirata al “Peep Show”, vale a dire al gusto voyeur di spiare qualcuno dal buco della serratura. Fortunatamente, nessuna Fenech che si fa la doccia dall’altro lato. Niente volgarità per Vivienne, ricordiamoci che è inglese! Missoni ritorna con le sue solite maglie, dove il massimo della fantasia è il zig zag in colori accesi. E, se anche non si respira aria nuova in cucina, dico decisamente no alla mantella antipioggia che mi propone al posto del cappotto! Non sono una bambina dell’asilo, vi prego!
«Il futuro è adesso. Le tute si scompongono e servono per andare in moto, per sciare, per scaldare lo smoking», parole di Domenico e Stefano che giustificano le tute da astronauta bianche, con inserti lurex oro e argento. Stesso discorso per i giubbini a effetto metallico, placcati in oro, argento, mercurio e piombo. Mi spiace, ma stavolta mi hanno enormemente deluso: mi sembrerà di essere una busta termica dell’Auchan con quelle addosso e non sono certo il leader degli Scissors per permettermi tessuti così sgargianti! Promuovo, invece, senza dubbio, le camicie candidissime e quelle stupende e sottilissime cravatte (larghe solo 3 centimetri), i jeans e i pantaloni asciutti, le scarpe a punta (anche se con il mio 48 non me le posso permettere), sempre lucidissime e di un bel color piombo. Altro che Padre Georg, Donny! Questa è la mia austerità! Molto più casual, Rocco Barocco, che promuove uno stile costruito da pullover cascanti, dolcevita a trecce e i cardigan che sembrano urlare: «Ritorniamo di moda!».
Ma dalla semplicità dei cardigan al guardaroba di lusso il passo, almeno a Milano Moda, è breve, soprattutto quando si menziona Gucci. Uno stile definito “Snow Glam”, dove la pelliccia compare “prezzemolina” su collo, maniche e all’interno di ogni abito. Sia essa di montone, marmotta (che confezionerà la cioccolata Milka in Paradiso) o volpe rossa. Promosso il giubbino corto che, dopo i cappotti alla caviglia o al polpaccio degli anni scorsi, sta tornando effettivamente chic! Valentino rielabora ancora una volta la giacca e la cravatta, perché la classe, se non è Valentino, è acqua! Ma i completi bianco panna sono assolutamente da evitare assieme alle pochette (gay sì, ma nel modo giusto!). Promosse cravatte, cappotti neri e smoking con giacca corta. No all’accendisigari usato come ciondolo da Dirk Bikkembergs e stesso discorso per il puro cashmere di Laura Biagiotti! Sì, sì e ancora sì a DSquared2, nonostante l’eccesso che fa tanto “Final Fantasy” apprezzo il gusto e la voglia di rischiare con un tessuto come la pelle. Adorabili! Siete i miei idoli in questa Milano febbrile!