Paolo Meneguzzi copia Tiziano Ferro?

Andiamo per gradi. E andiamo molto lentamente analizzando punto per punto la carriera di Paolo Meneguzzi.

Punto Primo: ha 34 anni. Strano a dirsi, ma non li dimostra, neanche esteticamente. Punto secondo: ha già fatto 15 anni di carriera. La domanda è quale carriera? Penso che non lo si veda almeno da 10 in giro! Punto terzo: sta tornando con un suo nuovo album “Best Of-Sei Amore”, che conterrà 16 dei suoi successi (successi?!? non mi ricordo una delle sue canzoni… neanche sforzandomi) più due canzoni inedite dal titolo “Sei amore” e “Love” (che già dai titoli di una banalità allucinante, mi fanno sbadigliare). Punto quarto: ha scritto un libro, sì, sì un’autobiografia… come Tiziano Ferro, al quale pare abbia sempre cercato di ispirarsi (le analogie anche nel passato fra lui e l’altro si sprecavano, questo perchè Meneguzzi sembrava facesse di tutto per diventare una sua copia). Si parla di un’autobiografia romanzata, dice lui, che inizia con lui all’altare indeciso se dire no alla sposa e che invece ripercorre in un effetto proustiano tutte le sue vicende sentimentali. Bah… Punto sesto: ha vinto il Festival del Cile con un brano che era stato scartato a Sanremo… E qui sarebbe come sparare alla Croce Rossa, le battute si sprecano. Punto settimo: vuole tornare a fare il dj… Io direi di spingerlo verso questa scelta, la trovo immancabilmente la migliore. Punto ottavo: vuole fare un album americano dal titolo “Miami” che sarà prodotto da Ricky Martin… Troppo facile, ragazzi. Troppo troppo troppo facile!

Foto|Google

Lo zio Nico

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