Nichi Vendola indica i modi per definire gay a “Vieni via con me”
Grandissimo spettacolo quello che Fabio Fazio e Roberto Saviano hanno offerto al pubblico italiano (si contano 11.000 di telespettatori) sulla terza rete. Tanti commoventi e divertenti gli interventi a favore degli omosessuali e fra i tanti spicca quelli del Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, che in diretta legge i modi per definire gay.
Si va da “buzzarone” all'”invertito”, dal “pederasta” alla “cripto-checca” e alla “checca isterica”, un elenco anche divertente che Vendola, ospite di “Vieni via con me”, legge in diretta. Accanto a lui Saviano che spiega quelli che sarebbero, secondo la gente delle sue parti, i comportamenti che farebbero capire se un uomo è omosessuale. Piccole stupidaggini come la birra con la fetta di limone, le unghie sempre pule, le scarpette sugli scogli e la puntura da sdraiati… Il tutto porta all’ironia persino Vendola che ammette con un mezzo sorriso di non sapere più neanche lui quale sia la sua natura sessuale. Poi i toni cambiano, quando ancora Vendola elenca tutto quello che la nostra minoranza ha dovuto subire durante i secoli di persecuzioni: l’eviramento, il rogo, la deportazione nei lager con il triangolo rosa e nei gulag, il confino, il ricovero in manicomio con l’elettroshock, lo stupro punitivo. A questo si aggiunge la classificazione dell’omosessualità nella vita pubblica, quella che ancora oggi viviamo, e allora si parla di crimine, di disordine, di pulsione di morte, di omosessualità vista come sporcizia, di peccato. La conclusione è affidata a Fazio che citando l’idiota battuta del premier Berlusconi dichiara a Vendola: “Si dice che è molto meglio guardare le belle ragazze che essere gay…“. E Vendola risponde: “E’ molto meglio essere felici“.
E allora, siamo felici.
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Lo zio Nico