Luca Guadagnino:”Queer non è sull’essere gay ma si tratta di qualcosa di più”
Per Luca Guadagnino è molto chiaro che Queer non è “sull’essere gay o l’omosessualità. Si tratta di più di: siamo pronti per una connessione? E cosa impedisce questa connessione”, ha dichiarato in una recente intervista con Time.
Infatti, ha aggiunto Daniel Craig, il suo attore principale, allo stesso mezzo, “la sessualità del protagonista non è la cosa più importante. È il viaggio emotivo di questa gente. Ed è su questo che ci concentriamo quando giriamo questo film.”
Di cosa parla Queer di Luca Guadagnino?
Queer, il film diretto da Luca Guadagnino, è ambientato a Città del Messico negli anni ’40 e segue la vita di William Lee, interpretato da Daniel Craig, un americano che cerca rifugio dopo essere fuggito da New Orleans per evitare problemi legali legati alla droga. In Messico, Lee frequenta bar popolati da espatriati e soldati, dove incontra Eugene Allerton (interpretato da Drew Starkey), un giovane militare della Marina in congedo e tossicodipendente. Nonostante le iniziali indifferenze di Allerton, i due intraprendono un viaggio in Sud America alla ricerca di una droga chiamata “Yage”, che Lee spera lo aiuterà a diventare un sensitivo.
La sceneggiatura del film è scritta da Justin Kuritzkes, ispirata al romanzo breve omonimo di William Burroughs, scritto tra il 1951 e il 1953 ma pubblicato solo nel 1985. Guadagnino ha descritto questo progetto come uno dei più personali della sua carriera, avendo desiderato realizzarlo sin da giovane, quando lesse il libro per la prima volta.
Il film esplora tematiche di identità, desiderio e solitudine, ponendo interrogativi sulla natura delle relazioni e dell’amore in un contesto di vulnerabilità e ricerca personale. La trama si concentra sull’ossessione di Lee per Allerton, evidenziando le complessità delle loro interazioni e le sfide emotive che affrontano.
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