Luca e Paolo andati via da “Le Iene” per poca libertà di espressione
Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu si sfogano sulle pagine di VANITY FAIR con una lunga intervista all’interno della quale spiegano il loro rifiuto a lavorare ancora a “Le Iene” per motivi legati alla loro libertà di espressione artistica.
“Una sensazione strana, all’inizio è un programma che considero anche nostro. Se avessimo voluto, probabilmente, avremmo potuto continuare, ma le Iene vanno in onda tutto l’anno, non ti lasciano il tempo di fare altro e sarebbe un po’ pericoloso, a quarant’anni, non fare altro. Davide Parenti (ndr. l’autore del programma) ha l’indubbio merito di aver portato le Iene al successo, ma noi rivendicavamo un’indipendenza artistica che, da parte sua, non è sempre stata ben accetta. Si è scritto tanto sul nostro cambiamento di atteggiamento dopo Sanremo, ma questa è una cattiveria messa in giro da Parenti. Noi eravamo dei tritaminchia prima, e lo siamo rimasti dopo Sanremo: sul lavoro non abbiamo un atteggiamento simpatico, siamo due che non ridono mai. E non a tutti fa piacere quando hai successo“.
Interessante scoprire il lato nero e più nero delle Iene.
Ma, come hanno detto loro sono dei “tritaminchia” e non poteva mancare qualche battutina su Luca Argentero da parte dell’altro Luca (Bizzarri): “Mi lusinga che Argentero faccia me: mi sembra che cerchi di fare un po’ le mie cose, e un attore che ti imita fa sempre piacere“.
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Lo zio Nico