L’omicidio Jacopo Martinez: chiuso in un ospedale psichiatrico Angelo Nigro
Il 18 giugno 2010 avevamo trattato un fatto di cronaca nera: l’omicidio di Jacopo Martinez, lascivo attore parlemitano, anche se nato a El Salvador. Oggi, sotto spinta di un commento, riprendiamo il caso in mano aggiornandovi sugli ultimi risvolti giudiziari.
Era successo tutto al numero 17 di via Giovanni Gentile, quartiere Guadagna, dove il giovane attore Jaime Salvador Tagliavia, 35 anni, conosciuto con il nome d’arte di Jacopo Martinez, era stato trovato morto, ucciso da quattro coltellate, nel suo appartamento. Si sospettava del suo compagno, Giovanni Cuttitta, 42enne sposato e padre di famiglia, che era stato trovato senza pantaloni e con un cappio stretto al collo, accanto al cadavere del suo compagno. Il primo a ritrovarli, e a salvare Cuttitta da questo tentativo di suicidio, fu stato un vigile del fuoco, attirato dalle urla che provenivano dall’abitazione e che aveva stranamente trovato la porta dell’appartamento aperta. L’indagine sul delitto e sul tentato suicidio è passata ai Carabinieri che hanno optano, inizialmente, per la pista del delitto passionale: i due amanti avrebbero litigato, arrivando a mordersi e ferirsi con un coltello (tanto è vero che è stato trovato sangue in cucina, bagno e camera da letto) fino al momento in cui Tagliavia è morto. Il pm Francesco Grassi ha chiesto qualche giorno fa, il rinvio a giudizio per Angelo Nigro accusato di aver accoltellato a morte l’ex amante e fidanzato. Cuttitta che non ha mai negato di aver ucciso il suo compagno, ha dichiarato di averlo fatto per autodifesa nel bel mezzo di una colluttazione causata da gelosie e tradimenti. Il pm non ha però creduto a questa versione dei fatti, tenendo conto che Angelo Nigro aveva già scontato 8 anni di prigione per aver ucciso suo padre. L’udienza preliminare è stata fissata per il 30 maggio prossimo. Angelo Nigro sembra che al momento sia ancora detenuto presso un ospedale psichiatrico in attesa del processo.
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Lo zio Nico