L’attore Yoon Cometti perde il volo perchè ha la pelle gialla
Incredibile storia quella che ci giunge alle orecchie. La storia è quella dell’attore Yoon Cometti, che molti di noi hanno visto recitare in “Gangs of New York” e in “Ti amo in tutte le lingue del mondo”. Ebbene, Cometti non ha potuto prendere un volo per Roma da Bergamo perchè deriso dagli addetti alla sicurezza.
“All’aeroporto di Bergamo sono stato deriso dagli addetti alla sicurezza e non ho potuto prendere un volo per Roma. Il nostro paese è sempre più razzista“. Fra l’altro, Cometti pur avendo origini coreane è, a tutti gli effetti, cittadino italiano. “Vorrei che la gente sapesse, perchè fatti del genere sono davvero deplorevoli“, scrive l’attore e manda una lettera a REPUBBLICA e a tutti i suoi contatti Facebook, fra i quali anche un membro della nostra redazione raccontando la natura dei fatti. Ecco, la lettera.
In data 27 Aprile 2010 mi reco in aeroporto con destinazione Roma, dove devo incontrare un produttore. Parto la sera prima dell’appuntamento per sicurezza. Già al metal detector incappo nella prima noia quando la guardia addetta al controllo vedendomi comincia a fare dei versi alla Bruce Lee e a ripetere “Liso, liso, saionara, saionara” a mo’ di sfottò. Io infastidito rispondo in bergamasco e lui viene colto di sorpresa.
Alle 21,30 sono in coda per imbarcarmi. Quando giungo al banco, il ragazzo che sta al terminale mi osserva facendo una smorfia, e mentre le altre persone erano state fatte passare senza verifiche scrupolose al biglietto, al mio turno l’addetto prende la mia carta di identità, controlla che la foto corrisponda alla faccia e controlla meticolosamente i dati. Poi mi fa notare che anziché “YOON COMETTI”, sul biglietto (emesso dalla Ryanair) c’è scritto “YOON COGNOME”. Io non me ne ero accorto, evidentemente al momento della prenotazione il computer ha commesso un piccolo errore, ma da una veloce verifica i dati della carta di identità nonché quelli della carta di credito corrispondevano. Malgrado questo l’addetto dice he non posso salire a bordo, perché nessuno gli garantiva che il tizio il cui nome era riportato sul biglietto, ovvero Yoon Cognome, corrispondesse a me.
Faccio notare che ho un impegno importante, la collega suggerisce di aggiungere il cognome a penna, non avrebbe comportato nulla di grave, ma lui è irremovibile. Mi arrabbio e chiedo di parlare con un direttore o con qualcuno, loro mi ridono in faccia aggiungono che non avrei ricevuto alcun rimborso. Fanno chiudere le porte. Ormai l’aereo parte, io rimango basito, loro mi invitano ad andarmene altrimenti avrebbero chiamato la polizia.
A questo punto me ne vado. Cerco il primo treno e alle 5 parto dalla stazione di Bergamo da cui prendo la Freccia Rossa per Roma e pur non avendo praticamente dormito sbrigo i miei impegni. La sera infine mi imbarco dall’aereoporto di Ciampino con il biglietto di ritorno con la medesima intestazione – “YOON COGNOME” – ma stavolta la ragazza al banco lo guarda e senza dire nulla mi fa salirere. Tornato a casa, ho strappato il biglietto, (che era rimasto in mio posseso) preso ancora dalla rabbia, ma poi l’ho ricomposto e ho pensato di allegarlo a questa lettera.
Racconto questo episodio per denunciare il clima di razzismo che c’è nel nostro Paese: quando ero bambino, e ne ero già vittima per il colore della mia pelle (ho subito pesanti pestaggi) si trattava di un razzismo ignorante; adesso è ancora peggiore, perché è diventato un razzismo consapevole. E se la prima volta che mi sono sentito chiamare “sporco muso giallo” avevo 14 anni, ed ero a Bergamo, lo scorso anno è andata peggio: ho cercato casa in affitto in città, ma tutti me l’hanno negata. Pensate che i proprietari mi spiegavano il loro “no” dicendo cose tipo “non vorrei che si formassero dei ghetti cinesi”.
Cordiali saluti,
Yoon C. Joyce
Non si può che essere solidali con Yoon Cometti. Ma dobbiamo per dovere di cronaca riportare quando affetmato dall’ufficio stampa di Sacbo, società di gestione dell’aeroporto di Bergamo che respinge l’accusa di discriminazione e aggiunge che Yoon Cometti si è presentato al gate a imbarco già chiuso. intanto, l’Enac ha aperto un’indagine.
Foto|MySpace
Lo zio Nico