L’Ahmore il libro evento dell’anno che affronta l’omosessualità nel matrimonio
“Un libro che fa riflettere su cosa sia veramente l’amore, su quali siano le strade giuste da prendere e in base a quale criterio siano veramente quelle giuste, o semplicemente le più semplici, le più scontate.
Questo è uno dei tanti commenti positivi a L’Ahmore, il libro nato sul web dove è diventato in poco tempo un caso editoriale in self publishing.
Del libro si parla anche sulla prima pagina instagram dedicata ai libri, Booksnews di cui Massimo I.Martinelli è fondatore.
L’Ahmore di Massimo I.Martinelli il caso editoriale dell’anno sul web. L’amore come non lo avete mai letto
Massimo I. Martinelli (qui la sua pagina instagram) si è fatto coraggio, come dice lui stesso nella presentazione del libro “L’AHMORE” sulla pagina instagram Booksnews (che conta più di 50k followers), e ha deciso di scrivere un racconto e darlo in pasto ai suoi followers. Il risultato? Tanti like fin dalla prima pubblicazione sui social e tanti commenti positivi. Noi abbiamo letto il libro e lo abbiamo trovato intenso, profondo, appassionante. Insomma lo abbiamo letto tutto d’un fiato.
Ma di cosa parla L’Ahmore di Massimo I. Martinelli?
“Conosci davvero la persona che ti dorme accanto? Anna ama suo marito. Lui ama sua moglie…ma non può più far finta di niente. Questa non è la sua natura. Anna vive a Firenze, suo marito a Londra. Una lettera inaspettata sconvolgerà gli equilibri definitivamente. Niente sarà più come prima. La storia di Anna, di suo marito e di un amore con l’h, quello sospirato, diverso, spezzato, accennato, improvviso, ambiguo. Il volto dell’amore più difficile da accettare.
Saresti davvero disposto a cambiare la tua natura per amare davvero?”
Chi ha letto l’amore ha scritto: “Un libro che fa riflettere su cosa sia veramente l’amore, su quali siano le strade giuste da prendere e in base a quale criterio siano veramente quelle giuste, o semplicemente le più semplici, le più scontate. Seguire il proprio cuore o restare nel “classico quadro matrimoniale” che la società si aspetta senza rischiare di restare soli e derisi dal mondo? Credo che chiunque leggerà questo libro sarà portato a porsi mille domande, la maggior parte delle quali rimarrà senza risposta.. Da comprare assolutamente!”
L’amore gay, l’amore etero, l’amore con l’H: insomma il sentimento che si mescola alla quotidianità dei rapporti e tenta di definirli in un modo o nell’altro.
Non possiamo dirvi di più se non raccontarvi un po’ l’autore grazie a questa intervista che ci ha concesso.
Cosa volevi mettere in luce in questo libro?
La parte più razionale dell’amore che spesso riesce ad offuscare l’istinto e lo stesso sentimento puro che dovrebbe essere, appunto, l’amore. Quell’H in mezzo alla parola Amore sta a significare proprio questo: un amore sospirato, diverso, controllato, subìto, ma anche ragionato e analizzato in ogni suo aspetto.
Quali tematiche affronti?
La tematica è quella dell’amore tra trentenni che scoprono come sia difficile affrontare quel lato dell’amore, appunto, che è il più difficile da accettare, da capire, da metabolizzare. L’amore cambia e ti mette di fronte ad una realtà che solo tu puoi decidere di digerire o vomitare. Una realtà che snocciola tutte le questioni più profonde di un sentimento che non può mai essere dato per scontato e che, secondo i protagonisti del libro, ha necessariamente o purtroppo un inizio e una fine.
Quali sono gli elementi curiosi che vanno raccontati?
L’accettazione di se stessi, della propria vita, del proprio destino e dell’amore, in tutte le forme in cui ti si presenta davanti. Come quello che racconto, ovvero l’amore non solo tra uomo e donna, ma anche tra genitori e figli, tra amanti o tra due uomini. Capire l’amore diventa sempre più difficile e quando poi la razionalità ci si mette di mezzo diventa obbligatorio dare anche un seso e un senso all’amore.
Come hai lavorato per scriverlo?
Ho scritto il racconto in due momenti diversi, partendo prima dalla storia ambientata a Londra per poi finire, quasi un anno dopo, con le vicende di Anna a Firenze. Ho voluto parlare dell’amore in termini universali ma concreti, reali, quotidiani che fanno parte o potrebbero far parte della vita di ognuno di noi. Un amore tangibile, quindi, anche se quell’H lo rende, come dicevo, impalpabile nell’anima e nella vita dei personaggi.
C’è stato quale libro o autore al quale ti sei ispirato per narrarlo?
Mi sono lasciato inspirare non da un autore o da un libro in particolare ma dalle vicende di vita quotidiane della gente comune, in particolare dalle storie d’amore di amici che frequento ogni giorno.
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