In vendita la villa di Pinocchio a Collodi, Villa Garzoni, per 19 milioni di euro
Un nuovo “pezzo” illustre d’Italia che sta per andarsene ? Stiamo parlando di Pinocchio, di Collodi e di Villa Garzoni. Qui trascorse la sua infanzia lo scrittore Carlo Collodi, dalla cui fantasia nacque Pinocchio: il burattino più famoso al mondo. Si tratta di villa Garzoni a Collodi (Pt), detta anche “villa di Pinocchio” o delle “cento finestre” che con la sua bellezza favolosa e incantata rimarrà per tutta la vita uno dei più cari ricordi dello scrittore. Oggi è in vendita.
Costruita nel 1600 sulle fondamenta di una fortezza medievale, la villa in stile lucchese con una grandiosa facciata, è disposta su 5 livelli per 3.032 metri quadrati di interni, tra cui ben 40 camere da letto. All’interno, gli ambienti principali sono decorati da stucchi e affreschi, tra cui alcuni di notevole importanza dovuti all’artista Angelo Michele Colonna (terminati nel 1652). Nella galleria poste riore, cui si accede attraverso un grandioso scalone, sono visibili altri affreschi con vedute prospettiche di rovine, nature morte e figure di pastori. La villa, parzialmente restaurata, occupa una posizione elevata rispetto al paesaggio circostante, mentre due rampe a gradoni la collegano al monumentale giardino posto di fianco. Si tratta uno dei più spettacolari e scenografici giardini barocchi italiani che può competere non solo con i grandi parchi in Italia (Villa D’Este, Boboli, Reggia di Caserta) ma anche con quelli europei come Versailles, Fontainbleau e lo stesso grandioso Schonbrunn di Vienna. Il giardino fu creato intorno al 1650 dall’architetto lucchese Diodati per il marchese Romano Garzoni e completato nell’arco di 170 anni e più generazioni. Ai margini del giardino storico, visitabile dal pubblico, è stata creata nel 2007 la Butterfly House, dove vivono centinaia di farfalle tropicali ed equatoriali.
Fanno parte della tenuta, oltre alla villa e al giardino storico, anche l’incantevole Palazzina d’Estate, progettata da Filippo Juvarra, la fattoria, una dependance e dei piccoli padiglioni detti Bagnetti, posti alla sommità del giardino: qui i nobili Garzoni con i loro ospiti si intrattenevano nelle vasche marmoree colme d’acqua, allietati dalle musiche di orchestrine nascoste nella vegetazione.
La tenuta di Villa Garzoni è in vendita: “il prezzo si aggira intorno ai 19 milioni di euro”, spiega la società immobiliare che la sta trattando, la Lionard Luxury Real Estate (http://www.lionard.it/), leader in Italia nel settore luxury.
Il valore aggiunto di questo eccezionale complesso immobiliare è il mito di Pinocchio che richiama migliaia di persone ogni anno a Collodi da tutto il mondo: la visita a Villa Garzoni con quella del Parco di Pinocchio completa l’itinerario dedicato al famoso burattino.
“Per questo puntiamo a trovare una società straniera, come per altri immobili che abbiamo venduto”, dichiara la società Lionard, “che ne capisca il potenziale e investa nel migliorare e incrementare l’offerta turistica legata al mito di Pinocchio”.
A Collodi, infatti, trascorse la sua infanzia, presso la famiglia materna originaria del paese toscano, Carlo Lorenzini (conosciuto con lo pseudonimo di Carlo Collodi) a cui si deve il famoso racconto Le Avventure di Pinocchio. La madre, Angiolina Orzali, figlia maggiore del fattore dei Conti Garzoni, lavorerà presso la nobile famiglia. Con il paese di Collodi, lo scrittore manterrà un legame intenso tutta la vita. Nel 1956 in suo onore è stato creato il Parco di Pinocchio con opere di Pietro Consagra, Emilio Greco, Giovanni Michelucci, Pietro Porcinai, Venturino Venturi e Marco Zanuso.
Il giardino di Villa Garzoni si presenta come una grandiosa scena teatrale, il cui protagonista principale è l’acqua, simbolo della mutevolezza della natura, che continuamente scorre attraverso bagni, cascate, ninfei e fontane. E’ il teatro dell’acqua che domina la scena del giardino. Due maestose gradinate con balaustre e nicchie conducono alle tre terrazze superiori e alla scala da cui l’acqua precipita in basso verso i due grandi vasconi. In cima, tra il verde cupo dei cipressi e l’azzurro del cielo toscano, la grande statua della Fama, che sovrasta tutto, e dalla cui cornucopia scaturisce un potente getto d’acqua. Nella prima terrazza si trova la grotta di Nettuno e i due viali delle palme. Salendo la scalinata, altri due viali: uno conduce alla statua di Pomona, la divinità protettrice del giardino, e l’altro al Teatrino di verzura. Ancora più in alto, oltre il boschetto di bambù, il giardino Labirinto.