Il bilinguismo ritarda i sintomi dell’Alzheimer di almeno 4 anni
Un nuovo studio condotto all’Università di Ghent ha stabilito che i sintomi della malattia dell’ Alzheimer (AD) si manifestano circa 4-5 anni più tardi, nei bilingui rispetto a monolingui. Nei bilingui, l’insorgenza della malattia è stata stimata all’età di 77 anni, mentre nei monolingui, l’età è di 73.
Tra il marzo 2013 e maggio 2014, 69 persone monolingue e 65 pazienti belgi bilingue affetti da probabile malattia di Alzheimer (AD) hanno partecipato allo studio. Gli psicologi Evy Woumans, Michael Stevens, e Wouter Duyck, insieme ai neurologi Patrick Santens, Anne Sieben, e Jan Versijpt hanno determinato l’età di manifestazione e la diagnosi dell’Alzheimer per entrambi i gruppi linguistici.
I risultati hanno mostrato che l’età di manifestazione era 71,5 anni nei monolingue e nei bilingue a 76,1. Una differenza simile è stata trovata per l’età della diagnosi della malattia; per monolingue era 72,5 e per i bilingue era 77,3.
Questi risultati confermano le precedenti ricerche che suggeriscono che il bilinguismo può rallentare l’invecchiamento cognitivo e contribuire alla riserva cognitiva. Sembra che controllare costantemente e attivamente due lingue è come un allenamento per il cervello. Sfida le nostre cellule grigie e impedisce loro di degenerare.
Tutti a scuola d’inglese!
via sciencedaily.com
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