HIV + Tra silenzio e discriminazione
Le persone sieropositive nella società, nella sanità, nelle associazioni, nella comunità LGBT
Venerdì 9 e sabato 10 maggio a Bologna, presso l’Hotel Europa (via Boldrini 11, Bologna) avrà luogo il convegno “HIV + Tra silenzio e discriminazione: le persone sieropositive nella società, nella sanità, nelle associazioni, nella comunità LGBT”.
L’evento è patrocinato dalla Regione Emilia Romagna e dal Comune di Bologna.
Il convegno verrà anticipato dal lancio della campagna prodotta da Arcigay ‘Il Cassero’, in concomitanza con il Bologna Pride: “HIV+: se discrimini perdi gli aspetti positivi”.
Per la prima volta arriva in Italia una campagna di comunicazione che si concentra sul tema della discriminazione alle persone sieropositive, diversamente dalle consolidate campagne di informazione e prevenzione. La campagna – 2000 locandine e 8000 cartoline – verrà distribuita in questi mesi su tutto il territorio nazionale sopratutto attraverso la rete capillare costituita dai circoli Arcigay e delle molteplici realtà LGBT italiane.
La campagna, come anche il convegno, sottolineano un’urgenza di parola in quanto la sieropositività è tutt’ora un tema di cui non si parla. Il concept nasce dal bisogno di dare voce alle persone sieropositive spesso ridotte al silenzio dallo stigma sociale loro imposto. Quello che la campagna intende ribadire è che la vita di una persona sieropositiva come quella di chiunque, è una vita piena: di impegni, di affetti, di lavoro e di dignità.
“L’intento politico della campagna è quello di riportare l’infezione a ciò che realmente è: una malattia. E di consenguenza la campagna ed il convegno rimettono al centro la persona sierpositiva.
Una malattia causata da un virus al quale non importa nulla della morale e dei suoi pii custodi, delle categorie a rischio e delle altre bugie che ci hanno propinato per anni. Bugie che hanno fomentato l’ignoranza, lo stigma sociale e hanno consentito, e consentono ancora oggi, al virus di prosperare.” dichiara Sandro Mattioli, responsabile del Progetto Salute del Cassero e aggiunge: “Nello specifico, sulla discriminazione delle persone con hiv, quello che mi spinge a cercare di sollevare il velo che copre l’argomento è che è “ingiusto”, per quanto possa sembrare banale.
E’ ingiusto che una persona che soffre di una malattia potenzialmente mortale debba essere sottoposta ad un trattamento diverso dagli altri a causa, molto spesso, di ignoranza o di una visione del virus e delle persone che lo contraggono del tutto ideologica e fuori dalla realtà.”
Il convegno si propone di riflettere sul tema della discriminazione delle persone sieropositive sia dal punto di vista socio-economico sia da quello affettivo e sessuale, attraverso il contributo diretto delle associazioni di lotta contro l’AIDS e di persone sieropositive, oltre all’apporto di sociologi, psicologi, autorità sociosanitarie ed esponenti del mondo lgbt.
Venerdì 9 maggio il convegno ha inizio alle ore 14:30 con l’introduzione sulle ragioni del convegno affrontando il tema da un punto di vista scientifico con l’intervento del sociologo Raffaele Lelleri, Andrea Norcini Paola (Università di Bologna) e la sessuologa Maria Cristina Calendi. Subito dopo avranno spazio le domande del pubblico. A partire dalle ore 16:40 la tavola rotonda cui prendono parte le autorità socio sanitarie che risponderanno allae sollecitazioni delle associazioni LGBT. Prendono parte al confronto: Stefania D’Amato (ministero della salute), Anna Luzi ISS (Direttrice Telefono Verde nazionale AIDS), Florio Ghinelli (Presidente Commissione Regionale AIDS), Elda Caldari (Azienda ASL bolognese), Giovanni Guaraldi (Azienda Ospedaliera Policlinico di Modena) e Giuseppe Paruolo (Assessuore alla Sanità Comune di Bologna).
Sabato 10 maggio a partire dalle 09:00 fino alla pausa pranzo si approfondiranno maggiormente gli aspetti di rilievo sociale attraverso diversi interventi monografici che spaziano dalla rappresentazione massmediatica del tema HIV al suo rapporto con la salute femminile omosessuale, la dimensione della coppia, il modo del lavoro ed in particolare verranno affrontati due aspetti di interesse per gli addetti ai lavori: l’esperienza portata avanti dalla ASL di Forlì in collaborazione con Gay.it e il tema del counseling rivolto a persone sieropositive.
Il convegno prosegue con la tavola rotonda che vede a confronto le associazioni di lotta all’AIDS (moderatore Giovanni Dall’Orto) e i contributi specifici delle associazioni LGBT (moderatore Beppe Ramina). I vari interventi che si susseguiranno in queste due giornate di convegno porteranno alla stesura di un documento pilota sui diritti delle persone sieropositive, rivolto a tutti gli operatori sociali, sanitari e all’associazionismo di settore e che verrà analizzato e sottoscritto dalle associazioni LGBT.
Il convegno “Hiv+ tra silenzio e discriminazione” è un evento a cura del Bologna Pride 2008.