Giocare a tombola a Natale migliora le facolta del cervello in giovani e anziani
La tombola resta un must e non solo durante le feste natalizie ma anche durante tutto l’anno. E se in questi giorni state pensando a trascorrere le feste in compagnia di amici e parenti riuniti intorno ad un tavolo con tante cartelle e numeri da scegliere, fate bene. La tombola migliora le facotà cognitive di grandi e piccini. Lo dice uno studio di ricercatori.
I ricercatori del Max Planck Institute di Berlino hanno scoperto che la tombola ma più in generale i giochi di società sono in grado di arricchire le reti neurali, andando a generare un cospicuo numero di nuove sinapsi e mantenendo il cervello umano allenato.
Giocare a tombola, quindi, migliora la concentrazione e il livello di attenzione, generalmente assente in condizioni di riposo, capace di riverberarsi sulle facoltà cognitive mediante un aumento del numero di connessioni presenti tra i nostri neuroni. Quindi: più tombola più neuroni. Provare per credere !
Ma non solo: oltre alla concentrazione individuale, la tombola spinge chi gioca ad interagire con gli altri partecipanti, mantenendo il cervello attivo a 360 gradi.
Giuseppe Alfredo Iannoccari, presidente di Mensana a TgCom 24 ha rilasciato alcune dichiarazioi in merito “…il gioco determina aumento di funzionalità livello mnemonico, in quanto la tombola richiede molt concentrazioni che si traduce anche in memoria”
Ma quali sono le origini della tombola ?
Da Wikipedia. La tombola è un tradizionale gioco da tavolo nato nella città di Napoli nel XVIII secolo, come alternativa casalinga al gioco del lotto, e spesso accompagnato da un sistema di associazione tra numeri e significati, di solito umoristici (La Smorfia). Secondo la tradizione, la tombola sarebbe nata nel 1734 da una discussione tra il re Carlo di Borbone e padre Gregorio Maria Rocco circa il gioco del lotto, che il primo voleva sotto controllo pubblico, per evitare che in seguito alla sua soppressione vi fosse il fiorire del lotto clandestino, e il secondo considerava immorale per motivi religiosi. Il compromesso fu trovato vietando il gioco durante le festività natalizie, durante le quali le famiglie si organizzarono con questa versione da casa, che divenne presto una consuetudine di quei giorni dell’anno
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