Gennaro Gattuso non accetta i matrimoni gay
Gennaro Gattuso ha tolto il silenziatore e durante una conferenza stampa dice di tutto e di più.
Ma fra le dichiarazioni fatte su argomenti squisitamente calcistici come Lippi, Roberto Donadoni, la Nazionale, Panucci e varie ed eventuali, si lascia trasportare dalle chiacchiere con i giornalisti fino a parlare di musica (ama Nino D’Angelo e già questo è un motivo abbastanza serio per renderlo intollerante ai nostri occhi) e di… nozze gay!
«Le nozze tra omosessuali non mi trovano d’accordo, per me le nozze sono tra un uomo e una donna. Sì, io mi scandalizzo, perché credo nella famiglia. E se credi nella famiglia e nella tua religione, non puoi essere d’accordo. Poi, siamo nel 2008 e ognuno fa quel che vuole».
Mio padre, che osservava la conferenza stampa, alla notizia ha mormorato un sonoro e stranamente romano “E me cojoni!”. Scusatelo, mio padre è stato un ragazzo di borgata ed è cresciuto molto alla buona. Quindi, quando guarda un servizio giornalistico sul calcio, si aspetta effettivamente che si parli di CALCIO.
Gattuso è libero di dire e di pensare quello che gli pare… Non che il parere di un calciatore possa influenzare particolarmente lo scenario politico italiano già particolarmente disastrato!
A rispondere però a queste dichiarazioni, dandogli un discreto (forse eccessivo?) peso è stato Franco Grillino che dice:
«Trovo incomprensibile il motivo per cui i calciatori debbano mescolare lo sport con la politica, o, peggio ancora, come nel caso di Gattuso, la religione. È il caso di ricordargli che, insieme ad altri quattro giocatori, ha posato per Dolce e Gabbana in una pubblicità piuttosto esplicita? Evidentemente, pecunia non olet e non contraddice né i valori della cosiddetta famiglia tradizionale né la religione.»
Io trovo più incomprensibile il motivo che spinge certi giornalisti a trasformare una conferenza stampa sportiva in quattro chiacchiere al bar. Dove sta la notizia sportiva nel tipo di musica che ascolta Gattuso? O nel fatto che approvi o meno le nozze gay?
Per esempio, recentemente, durante un telegiornale e il solito collegamento con l’Austria degli Europei, la giornalista che si occupa della nazionale esordisce dicendo: «Cannavaro si è fatto la doccia». La notizia era questa. Cannavaro si è fatto la doccia.
Ora, per quanto Cannavaro e doccia possano scatenare le nostre più proibite e mostruose fantasie erotiche, era il caso di dare questo tipo di informazione in un telegiornale nazionale? Oddio, ben venga che Cannavaro si sia lavato, scoprendo i benefici dell’acqua e del sapone… Ma al popolo italiano che gliene frega?
Ormai, il velo gossipparo copre tutto.
F.S. Frau