Garlasco sentenza Cassazione rinviata e nessuna previsione
GARLASCO, SENTENZA DELLA CASSAZIONE RINVIATA A DOMANI
PARLA IL CUGINO DI CHIARA POGGI: «ANNULLAMENTO CON RINVIO? SAREBBE QUANTOMENO ASSURDO» «PREVISIONI NON NE FACCIAMO, CONFIDIAMO NELLA GIUSTIZIA» A pochi minuti dalla notizia del rinvio a sabato 12 dicembre della sentenza della Cassazione sul delitto di Chiara Poggi, il cugino della vittima, Paolo Reale, ha commentato ai microfoni di “Quarto Grado” la giornata vissuta all’interno della Suprema Corte.
Garlasco sentenza Cassazione rinviata e nessuna previsione
«Ho respirato un’atmosfera piuttosto surreale – dice Reale – nel senso che mi aspettavo che oggi il pg facesse una disquisizione su aspetti di diritto. Invece ho visto rifare un processo di merito ma pescando elementi a destra e a sinistra, anche in maniera palesemente errata, perché magari non c’era una conoscenza adeguata degli atti. Voglio ringraziare gli avvocati Gian Luigi Tizzoni e Francesco Compagna, che sono stati bravissimi nel rimettere insieme tutti i pezzi e a far capire come effettivamente la sentenza della Corte di Assise di Appello di Milano abbia una sua solidità intrinseca proprio perché si basa su una serie di elementi nuovi, che peraltro non erano stati neppure citati dal procuratore».
Quindi ha proseguito: «Previsioni non ne facciamo, può succedere qualsiasi cosa. Confidiamo nella giustizia, perché l’abbiamo sempre fatto. Ci auguriamo che ci sia un pensiero di tutti i giurati per Chiara, perché questa è una vicenda che si protrae da un sacco di tempo. Un eventuale annullamento con rinvio – aggiunge – ci pare quantomeno assurdo».
«Il punto è che il processo di Appello-bis, in tutti gli elementi di rinnovazione che sono stati portati all’attenzione della Corte, non c’è stato un solo elemento che sia andata in direzione diversa – ha poi dichiarato Paolo Reale – Evidentemente è negli atti che si è raggiunto un certo tipo di certezza».
E infine: «In udienza oggi siamo rimasti stupiti da una serie di affermazioni che non hanno trovato un seguito nell’impianto motivazionale che poi ha esposto, quello che dovrebbe aver prodotto in punta di diritto. Ci rimettiamo a quello che deciderà la Corte».