Franco Grillini:”Ci sono un sacco di gay a destra. Che facciano coming out!”

Ogni anno con geometrica puntualità, qualcuno, sopratutto a destra, polemizza con il pride con giudizi offensivi.

“Da un lato queste polemiche non fanno altro che fare pubblicità alla manifestazione, ma dall’altro mostrano tutti i limiti della classe politica italiana, soprattutto a destra, perchè questo tipo di polemiche si registra in Occidente soltanto nel nostro Paese.

Ora è il turno di Giorgia Meloni, che peraltro si sforza di mostrare un atteggiamento tollerante spignedosi fino ad impotizzare, per la destra, un leader gay, che peraltro ci sarebbe già e non c’è che l’imbarazzo della scelta, purchè qualcuno, da quelle parti, si decida a fare coming out.

Ma la Meloni stessa non resiste alla tentazione dell’improperio contro il gay pride, con definizioni di comodo del tutto non condivisibili.

E’ possibile in questo Paese fare manifestazioni gioiose e anche irriverenti, senza incorrere in scomuniche? Le manifestazioni politiche devono somigliare tutte quante a dei funerali?

In realtà quello che risulta molto seccante per la destra italiana, è il fatto assolutamente evidente che i pride sono manifestazioni di grandissima incidenza politica.

Basti pensare al World pride del 2000 e alla clamorosa sconfitta che rappresentò per il Vaticano e al Pride del 2003 a Bari, che rappresentò quella scintilla che diede il via alla primavera pugliese.

Nel mondo ogni anno si muovono, per i pride, milioni di persone: il pride è oggi la più grfande e la più partecipata manifestazione per la libertà.”

On. Franco Grillini, Costituente socialista, direttore di Gaynews 

Red

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