Franco Branciaroli – L’attore feticcio di Tinto Brass
Franco Branciaroli, strano a dirsi, è soprattutto un grande attore del teatro italiano. Eppure, questo straordinario interprete, oggi dai capelli bianchissimi e barbuto, è stato volto e corpo dell’erotismo degli specchi ovali di Tinto Brass.
Non si può scindere la cinematografia del regista, maestro dell’erotismo all’italiana, dal nome di Branciaroli. Un fisico che non è decisamente quello di un adone, anzi un corpo abbastanza normale e che nella sua nomralità ha incarnato pulsioni sessuali di quei maschi che appena vedono un paio di cosce o un bel “culo”, come dice lo stesso Brass senza peli sulla lingua, perdono la testa, si liberano, si tuffano nel letto con la bellona di turno e la fanno loro. Branciaroli ha cominciato a sentirsi affine allo spirito di Tinto Brass quando il regista scelse di portare sul grande schermo la trasposizione dell’omonimo romanzo giapponese di Junichiro Tanizaki La chiave. Accanto a lui, Frank Finlay, ormai già anzianotto e Stefania Sandrelli che proprio grazie a questa pellicola ebbe una seconda giovinezza. Fra le tante scene di rigogliosità femminile, spicca la sua maschile (tralasciamo quella dell’inglese Frank Finlay con il suo corpo tutt’altro che sensuale), per di più frontale! Stessa scena che si ripete anche per Miranda. Questa volta, sul letto, ad aspettarlo, non c’è però la Sandrelli, ma una giunonica Serena Grandi nelle vesti di una procace locandiera Mirandolina rubata al teatro goldiano.
Lo zio Nico