Francia e Toscana dicono sì ai matrimoni gay

La Francia appoggia i matrimoni gay. Tutto questo sarà fattibile a partire dal settembre 2013.

Buone notizie sul fronte parigino. Dal prossimo settembre 2013, gli omosessuali potranno unirsi in matrimonio e adottare dei figli. Questo è quanto si apprende dal comunicato espresso dal primo ministro francese Jean-Marc Ayrault.

“La nostra società si evolve, gli stili di vita e le mentalità cambiano, nuove aspirazioni si vanno affermando” ha aggiunto Ayrault nel suo discorso di presentazione in Parlamento delle politiche del nuovo esecutivo.

Una decisione che era già stata annunciata durante il Gay Pride svoltosi proprio al di sotto della Tour Eiffel.

“Le coppie gay avranno gli stessi diritti e gli stessi doveri di tutte le altre coppie. Si tratta di una posizione in difesa dell’uguaglianza che va riconosciuta alla sinistra”, aggiunge il ministro della Famiglia del governo socialista Dominique Bertinotti.

Il 63% dei francesi è favorevole al matrimonio omosessuale, il 58% alle adozioni. Una percentuale molto alta se paragonata all’Europa, solo il 44%. La Francia sarà l’undicesimo paese a favorire i matrimoni gay, dopo Olanda, Canada, Belgio, Sudafrica, Norvegia, Svezia e Portogallo. Ve ne cito solo alcune.

Una cosa similare avverrà anche in Toscana dove, l’assesore al turismo e al commercio, Cristina Scaletti celebrerà al Gay Pride regionale di Viareggio, che si terrà sabato prossimo, una cerimonia civile per le coppie dello stesso seso. A svelarlo è il portale web Gay.it.

La Scaletti spiega, in sostanza, quale sarà il suo contributo per le coppie omosessuali: “Per unioni che simboliche lo sono solo adesso ma che si spera possano presto essere matrimoni veri in linea con un andamento europeo consolidato. Noi, invece, su questo siamo lontani anni luce rispetto agli altri paesi europei e non è tollerabile. A preoccupare dovrebbe essere non solo lo spread economico ma anche lo spread dei diritti civili. Un Gay Pride in un momento come questo in Italia è non solo utile ma addirittura indispensabile”.

Il presidente regionale Mcl, Diva Gonfiantini, però non è assolutamente d’accordo: “Ancora una volta da chi governa la nostra regione arriva un’apertura tanto improvvisa quanto fuori luogo al matrimonio per gli omosessuali. Ci chiediamo a che titolo chi dovrebbe, a nostre spese, pensare a materie fondamentali per la Toscana come la cultura e il turismo si renderà protagonista di questa ennesima carnevalata che di sicuro non contribuirà a dare autorevolezza al più alto livello di governo del nostro territorio”.

C’è invece la portavoce dell’opposizione in Consiglio regionale, Stefania Fuscagni che rimane neutrale a queste questioni importanti: “Capisco la provocazione ma dinnanzi a questioni importanti come le nozze gay, si può essere d’accordo, come lo è Cristina Scaletti, o si può essere contrari, come lo sono io, ma non dovrebbe esser permessa la banalizzazione del tema. Insomma: sono contraria a riconoscere il matrimonio tra omosessuali, ma sono anche fortemente contraria a ridurre le loro richieste a carnevale della politica. Probabilmente essere a Viareggio fa contrarre atteggiamenti burleschi”.

Foto|Google

Marzio Maladenti

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