Francesco Spano età, lavoro, governo, dimissioni e che lavoro fa
Francesco Spano è un avvocato italiano, nato a Pisa nel 1977. Attualmente, ricopre il ruolo di Capo di Gabinetto presso il Ministero della Cultura, nominato dal ministro Alessandro Giuli il 14 ottobre 2024, dopo la revoca dell’incarico a Francesco Gilioli per “mancanza di rapporto fiduciario”.
Prima di questa nomina, Spano era segretario generale del MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo, dove aveva lavorato sotto la presidenza di Giuli.
Carriera e Ruoli Precedenti
Spano ha una carriera professionale significativa con diversi incarichi di responsabilità. È stato direttore dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR) dal dicembre 2015 fino alle sue dimissioni nel febbraio 2017, in seguito a polemiche riguardanti un finanziamento di 55.000 euro a un’associazione LGBTQ+ accusata di gestire attività illecite.
Sebbene le accuse si siano rivelate infondate e la Corte dei Conti abbia confermato la correttezza dei procedimenti di finanziamento, l’episodio ha segnato la sua carriera.
Dopo l’esperienza all’UNAR, Spano ha lavorato come segretario generale della Human Foundation e ha ricoperto ruoli accademici come docente all’Università La Sapienza di Roma e in altre istituzioni. Ha anche collaborato con il governo italiano in vari progetti legati al dialogo interculturale e alla promozione delle pari opportunità.
Controversie e Dimissioni
Le dimissioni da UNAR sono state causate da un’inchiesta che lo ha coinvolto in un caso mediatico. Nonostante le accuse fossero infondate, l’episodio ha suscitato un forte dibattito politico e sociale, specialmente da parte di gruppi conservatori come Pro Vita, che hanno continuato a criticare la sua nomina al Ministero della Cultura. Recentemente, questi gruppi hanno lanciato petizioni per chiedere la sua rimozione, evidenziando le contraddizioni rispetto alle posizioni politiche attuali del governo 5.
Situazione Attuale
Francesco Spano si è dimesso dal ruolo di capo di Gabinetto del ministero della Cultura.
“Il contesto venutosi a creare, non privo di sgradevoli attacchi personali, non mi consente più di mantenere quella serenità di pensiero che è necessaria per svolgere questo ruolo così importante”.