Fino all’ultimo respiro per Belmondo & Gere
Jean-Paul Belmondo vs. Ricforte Gere… Non è la sfida stile Tekken, ma qualcosa di molto più conturbante.
Io ho visto la pellicola solo recentemente e in compagnia del mio migliore amico. Non ci è venuta la mania del cinema d’autore, sia ben chiaro, ma siamo stati costretti a studiare la pellicola da un punto di vista puramente cinematografico e quindi tecnicamente audiovisivo.
La cosa che ci è piaciuta di più di “A bout de souffle” ovvero “Fino all’ultimo respiro” di Jean-Luc Godard? Jean-Paul Belmondo.
Anche se la pellicola era piuttosto vecchiotta – è del 1960 – e a dispetto della difficoltà dello spettatore nello stargli dietro – un po’ troppo verbosa (almeno per l’ora in cui la guardavo io, con tutto il rispetto per un film che ha fatto la storia del cinema e della nouvelle vague) – il film si regge benissimo nell’interpretazione femminile (quella di Jean Sebert) e ancora di più in quella maschile formidabilmente impersonata dal Belmondo padre – suo figlio è finito all’ultima “Isola dei famosi” – nel ruolo di un mascalzone francese che vive di espedienti. Le scene dove ho maggiormente prestato più attenzione sono quelle in cui filosofeggia nel letto, a petto rigoglioso, in boxer o forse rigoglioso sotto il lenzuolo, accanto alla sua bella. Vedere per credere… Forse per quelle sue labbra arricciate, forse per quel suo nasone e per quell’aspetto secco, ma ben definito da anni di boxe… Chissà se esiste ancora questo tipologia di maschilità negli uomini d’oggi…
Il film, fra l’altro, è stata poi oggetto di un pessimo remake americano nel 1983, con Ricforte Gere nei panni del delinquente Belmondo: “All’ultimo respiro”. Ho visto anche quello: leggermente più movimentato, anche se ovviamente non ha lo stesso significato storico del precedente, ma consta di una scena cult: il rigoglioso integrale di Ricforte Gere.
Ho quella scena stampata fotogramma per fotogramma nella mia mente! Assieme a quella dove avvicinandosi alla doccia, si denuda completamente ballando e poi fa l’amore sotto il getto dell’acqua con Valerie Kaprinsky.
Fra i due non so proprio chi scegliere…
Se riscoprire quel Belmondo Anni 60 o perdere la testa per un eroticamente esplicito Gere Anni 80.
F.S. Frau