Fiaccolate, striscioni e discriminazioni

Contro le iniziative omofobe (è comparso uno striscione a Roma) e le discriminazioni sessuali (stavolta da parte della Chiesa) rispondono le fiaccolate di Firenze e di Milano contro l’omofobia svoltesi ieri.

FROCI AL COLOSSEO MA CON I LEONI“. Questa è la frase comparsa su uno striscione a Roma la scorsa notte, in via Cavour. A firmarlo la Comunità Militante Tiburtina, un movimento di estrema destra che vuole richiamare l’attenzione di un gruppo di attivisti lgbt che stanno organizzando fiaccolate anti-omofobia a Roma. Enzo Foschi, consigliere del Pd alla Regione Lazio, esprime tutto il suo disappunto: «Come è possibile affiggere, non notati da nessuno, uno striscione in via Cavour, una delle strade più centrali di Roma, rimane un mistero a cui qualcuno dovrà dare risposta. Sono sempre più convinto che non dobbiamo abbassare la guardia anche continuando a chiedere che si individuino i responsabili di questi atti osceni e vigliacchi». Mi verrebbe da dirgli aspetta e spera…

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Nel frattempo, ieri notte, Firenze ha ospitato 500 fiaccole contro l’omofobia e la transfobia in una manifestazione pacifica indetta dall’Arcigay e da altre sigle lgbt, con piena adesione della Regione Toscana, della Provincia e del Comune. Similmente è accaduto a Milano, dove il capoluogo lombardo ha sentito il dovere di dire basta all’omofobia e alle discriminazioni.

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Discriminazioni che recentemente hanno colpito un 46enne pugliese, Marco della Gatta, collaboratore di un coro parrocchiale da 18 anni che, una volta cambiato seso e diventato Luana Ricci, è stato allontanato dalla Diocesi.

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Durissima la reazione di un’altra pugliese DOC, Vladimir Luxuria: «Il quesito banale è sempre quello: ma la Chiesa non dovrebbe tentare di accogliere più “pecorelle” possibili invece di prenderle a calci in culo e cacciarle fuori dal recinto a pedate?».

Foto: Google

Lo zio Nico

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