Festival di Sanremo 2015: non solo spettacolo ospite il medico di Emergency guarito da Ebola
Non solo grande musica, grandi show e grandi ospiti internazionali quest’anno al Festival della canzone italiana, il Festival di Sanremo 2015. Perché domani durante la serata inaugurale della manifestazione canora più importante d’Italia, ci sarà un ospite davvero speciale, il medico di Emergency guarito da Ebola.
Fabrizio Pulvirenti è questo il suo nome, porterà così al Festival un argomento di portata mondiale, con la sua esperienza non solo di medico ma anche di malato. E ci racconterà quello che davvero è questo virus, quello che tanta gente fa nei paesi colpiti da ebola, per sconfiggerla, per curare chi si è ammalato. Tutto il lavoro e la dedizione di chi va a rischiare la propria vita per dare una mano.
Scrive Gino Strada fondatore di Emergency dalla Sierra Leone : «L’epidemia di Ebola costringe a riflettere. 2 pazienti su 3 sono morti in Africa. Uno sì, due no, uno sopravvive e due muoiono.
In Europa e negli USA, invece, sono stati curati complessivamente 25 pazienti. 5 sono morti e 20 sopravvissuti. 66 % di mortalità in Africa, 20% nei Paesi ricchi. Perché questa differenza? O per dirla in modo meno asettico: perché la stessa malattia lascia speranza, o condanna a morte? Risposta semplice: la differenza la fa la “cura”. Cittadini di prima e di seconda classe, chi ha diritto alla cura e chi non ce l’ha. “
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Il pubblico del Festival sarà concentrato su Fabrizio Pulvirenti, che ha contratto il virus mentre lavorava in Sierra Leone e che è guarito dopo oltre un mese di cure. Pulvirenti parlerà con Carlo Conti della sua battaglia vinta e inviterà a non abbassare la guardia nei confronti del virus. All’ansa, infatti, il medico ha dichiarato: “finché i casi non saranno azzerati non si sarà fuori pericolo e l’epidemia potrebbe riaccendersi”.
Ma c’è anche un’altra guarigione e si tratta dell’infermiera scozzese Pauline.
“Siamo felici per Pauline Cafferkey, che ha finalmente sconfitto Ebola e per la sua famiglia che può finalmente riabbracciarla”. Così Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children Italia – l’Organizzazione che dal 1919 lotta per salvare la vita dei bambini e difendere i loro diritti – saluta la notizia della completa guarigione dell’infermiera scozzese volontaria, che ha lavorato presso il Centro di trattamento per l’Ebola di Save the Children in Sierra Leone e che all’inizio di gennaio era rientrata nel suo Paese e aveva accusato i primi sintomi di contagio del virus.
“Nonostante i rischi per la propria sicurezza, Pauline si era offerta volontariamente di mettere a disposizione le sue competenze di infermiera per contribuire a salvare le vite dei malati di Ebola nel nostro Centro di trattamento a Kerry Town, in Sierra Leone”, continua Valerio Neri. “Qualche giorno fa, proprio da quel Centro, è stato dimesso il centesimo paziente che ha sconfitto il virus, un ragazzino di soli 12 anni. È anche grazie al coraggio di Pauline e di tutti coloro che ogni giorno stanno lavorando per combattere il virus, che questi risultati sono stati possibili. Per questo siamo ancora più determinati a continuare il nostro lavoro e i nostri sforzi per vincere la malattia”.
Ebola ha ucciso moltissimi operatori sanitari nei paesi colpiti dal virus. “Il ruolo dei medici e degli infermieri come Pauline, che volontariamente hanno deciso di recarsi in questi Paesi e offrire il loro aiuto ai malati, è stato ancora più prezioso e continua ad essere determinante nella lotta all’Ebola”, continua il direttore di Save the Children.