Fare gossip gay è reato!
Per i giornali di gossip è finito il tempo delle speculazioni sulle relazioni omosessuali. La Cassazione non lo permette.
La legge non permette che si speculi sulle relazioni omosessuali, si potrebbe rischiare di incorrere in una condanna per violazione della privacy. Questo è quanto è stato deciso dalla Cassazione che ha accolto il ricorso di un uomo che si è sentito diffamato per aver letto, sul giornale locale, la storia di un tale che aveva tradito la moglie con un altro uomo. Pertanto, ogni riferimento a cose, persone e accadimenti vari, verrà punito severamente.
Questo è ciò che appare nella sentenza 30369: “Ai fini dell’individuabilità dell’offeso non occorre che l’offensore ne indichi espressamente il nome, ma è sufficiente che l’offeso possa venire individuato per esclusione in via deduttiva, tra una categoria di persone, a nulla rilevando che in concreto l’offeso venga individuato da un ristretto gruppo di persone”.
Ma, il gup del tribunale di Ancona ritiene che nell’articolo, redatto dal giornalista, non sono stati presentati riferimenti alla relazione, in quanto, sono apparsi, solo ed esclusivamente, riferimenti generici non identificabili con la storia vera e propria.
La Cassazione, però, non lo reputa tale, pertanto, aggiunge: “Il contenuto dell’articolo non ha alcun rilievo sociale con la conseguenza che l’articolo in questione potrebbe aver violato a un tempo la privacy della persona offesa e, attraverso tale violazione, la reputazione della stessa”.
Attualmente, la Cassazione sta verificando se ci sia stata o no un’esistenza dell’interesse pubblico… Staremo a vedere come si svolgeranno i fatti.
Vorrei ricordare che la Cassazione è quella che l’altro giorno ha tirato fuori un’altra perla di saggezza-sentenza, decretando che il sardo non è una lingua minoritaria, ma un dialetto. Peccato che fior fior di glottologi e di linguisti affermino da anni il contrario, paragonando la situazione della lingua sarda a quella della lingua basca.
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Marzio Maladenti
