Emma Bonino è malata: “Ho un tumore al polmone sinistro ma non interromperò le mie attività”
Emma Bonino ha scoperto di avere un tumore al polmone sinistro. Sei mesi di chemioterapia. “Non fermerò la mia attività” ha dichiarato. Ecco il suo annuncio alla stampa.
Con forza e coraggio la Bonino poi ha precisato: “Non sono intenzionata a interrompere le mie attività perché – prosegue Emma Bonino nella dichiarazione – da una passione politica non ci si può dimettere, però è chiaro che le mie attività dovranno essere organizzate in base alle esigenze mediche cui è necessario dare in questo momento una priorità assoluta, cosa non facile anche per me“.
E poi un appello ai media e agli elettori “Ai media: vi pregherei di rispettare questa situazione senza mettervi a fare indagini o robe varie, ringrazio gli operatori che anche nei momenti più difficili mi sono stati accanto nel limite delle loro possibilità, in particolare ringrazio Antonella Rampino, Giovanna Casadio, Stefano Folli, Stella Pende, pochissimi altri, oltre che la stampa straniera. A tutti coloro che in Italia e altrove affrontano questa o altre prove voglio solamente dire che dobbiamo tutti sforzarci di essere persone e di voler vivere liberi fino alla fine, insomma io non sono il mio tumore e voi neppure siete la vostra malattia, dobbiamo solamente pensare che siamo persone che affrontano una sfida che è capitata. Infine agli ascoltatori, come ho detto dovrò ridurre le mie attività ma spero che il vostro affetto e incoraggiamento si trasformino in iscrizioni ai Radicali e al partito Radicale“.
Chi è Emma Bonino? (da Wikipedia)
Emma Bonino (Bra, 9 marzo 1948) è una politica italiana. È stata ministro degli affari esteri della Repubblica Italiana nel Governo Letta dall’aprile 2013 al febbraio 2014. È una delle figure più importanti del radicalismo liberale italiano dell’età repubblicana.
Dopo essere stata eletta negli anni settanta e ottanta del XX secolo per varie legislature deputata alla Camera ed al Parlamento europeo, ricopre la carica di commissario europeo dal 1995 al 1999, per poi nel 2006 essere ministro per il commercio internazionale e per le politiche europee nel Governo Prodi II, e successivamente vicepresidente del Senato della Repubblica dal 6 maggio 2008 al 15 marzo 2013. Oltre ad aver ricoperto importanti cariche nel Partito Radicale, è stata membro del comitato esecutivo dell’International Crisis Group, ideatrice e promotrice della Corte Penale Internazionale, professoressa emerita all’Università Americana del Cairo[1], delegata per l’Italia all’Onu per la moratoria sulla pena di morte, nonché fondatrice dell’organizzazione internazionale Non C’è Pace Senza Giustizia per l’abolizione delle mutilazioni genitali femminili.