E’ guerra tra Pupo e Barbara D’Urso
E’ guerra legale fra Pupo e Barbara D’Urso… Scopriamo perchè…
“Non ho mai detto nulla contro Scanu. Ho semplicemente ribadito un fatto realmente accaduto. L’ultima sera, nella classifica provvisoria, noi eravamo in testa con 212 mila voti e Scanu seguiva a quota 140 mila. Poi, nella votazione decisiva per il vincitore, si ripartì da zero. E così, nel quarto d’ora finale, noi ricevemmo 1.300 voti e Scanu 96 mila. Ho detto che è anomalo, ma Scanu non c’entra nulla. Prima eravamo avanti e poi non ci ha votato più nessuno: forse perché il nostro è un pubblico anziano e, dopo una certa ora, erano morti tutti“. Ha dichiarato il cantante Pupo sulla rivista CHI. Secondo quanto si apprende, Pupo non avrebbe attaccato il suo collega Scanu ma anzi, abbia semplicemente espresso il proprio parere sull’accaduto. Strizzando comunque l’occhio su Scanu. Ed ecco che, subito dopo, coglie l’opportunità per promuovere il suo libro (e sì… è diventato scrittore…!!! di gialli!!!): “E’ un giallo ambientato a Sanremo, in cui parlo di complotti e retroscena, quindi ricordare questo episodio mi è venuto naturale. E pensare che i numeri sono stati pubblicati da Avvenire: se avesse chiuso come diceva Celentano, non avrei saputo che rischiavo di vincere“.
Lui preferisce la sua canzone: “Non me ne voglia Scanu, ma preferisco la mia. E non è la canzone più brutta del secolo come hanno detto i soliti pecoroni che seguono i critici, ma dava emozioni. Perché secondo voi il brano con cui ha vinto l’anno scorso Vecchioni non era furbo? Tutto quello che viene fatto per essere venduto è furbo, anche il mio libro, la mia musica. Ormai attaccare Pupo è una moda. Poi Scanu mi piace, ha questo nuovo look un po’ inquietante, lo potrei inserire come personaggio, con un nome di fantasia, nel mio prossimo thriller. Comunque non è il solo a prendermi di mira, lo fanno giovani e adulti, lo ha fatto pure Barbara D’Urso. Ho fatto di tutto per contattare Barbara e ammorbidire i toni, ma andremo in tribunale e, come si suol dire, carta canta e penna ride. Lei nega, io non ho detto niente di falso, le cose sono due: o sono rincoglionito e impazzito oppure lei si è dimenticata. Adesso vediamo“.
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Marzio Maladenti