Dennis Fantina, un polverone inutile
Ecco quanto tiene a precisare con un comunicato l’ufficio stampa di Dennis Fantina.
“Ma chi ha mai detto queste cose?” dichiara Dennis, risentito dalla titolazione fuorviante (e non dell’intero contenuto), del servizio uscito sul settimanale Di Più.
“Non ho mai detto che sto lavorando in fabbrica e nemmeno che lascerò sicuramente il canto e il mondo dello spettacolo per tornare in una fabbrica di tappi di sughero, ma che chiaramente nell’eventualità di non ricevere proposte o contratti discografici, cercherò un nuovo lavoro, (ho già inviato infatti delle domande) che sia in azienda, in fabbrica o in un bar questo non importa, sono tutti lavori che svolgevo prima del successo di Saranno Famosi e che tornerei a fare tranquillamente se ce ne fosse la necessità.”
Un servizio, quello uscito sul settimanale, che ha scatenato un rimbalzo incredibile della notizia su media, web e carta stampata, riportando anche dichiarazioni e particolari errati e interpretati nella maggior parte dei casi in modo sbagliato.
“Ci tengo a ridimensionare la situazione, in modo tranquillo. Non ci trovo niente di male nella possibilità di lasciare il mondo dello spettacolo per un altro lavoro, e non mi sto lamentando per questo, anzi. Non ho attualmente contratti firmati, questo è un dato di fatto, come quello che non rimango con le mani in mano sperando in chissà che, visto che ho come tutti, una famiglia e una casa. Non mi sono e nessuno di ha illuso, promettendomi una carriera al vertice di fama e celebrità, ne ero consapevole prima e lo sono oggi.”
“Qualcuno ha affermato che ho offeso la categoria degli operai? Niente di più falso. Prima di Saranno Famosi facevo una vita normale, con un lavoro come altri, come quello che fanno milioni di persone, un lavoro dove si fa fatica davvero e dove il denaro è tutt’altro che facile!”
“Quello che mi dispiace è che come sempre non tutto quello che diciamo in questo ambiente è preso con le dovute cautele.” conclude Dennis.