Delitto di Meredith Kercher, Raffaele Sollecito: “Con la mia tesi non ho voluto influenzare la Cassazione”
«È offensivo nei miei confronti e verso i giudici pensare che possa tentare di influenzarli». Lo dice Raffaele Sollecito in un’intervista al settimanale OGGI, in edicola da domani, all’indomani delle polemiche sulla sua tesi di laurea in Ingegneria informatica basata sul flusso dei commenti innocentisti e colpevolisti sul delitto di Meredith Kercher, per il quale è stato condannato a 25 anni e sul quale deve dire la parola definitiva la Cassazione.
«Ho voluto fare solo un esperimento accademico dopo aver scoperto che, il giorno in cui sono stato condannato a Firenze e nei giorni successivi, l’interesse sulla mia vicenda sui social network ha subito un’impennata. Mi sono limitato a fare un’analisi del traffico sui siti, generato dalla notizia della sentenza di condanna, includendo nello studio il flusso di commenti di colpevolisti e innocentisti».
Raffaele ha discusso la sua tesi al Dipartimento di Scienze informatiche e ha ottenuto con 88/110 la laurea specialistica in ingegneria informatica il 15 luglio.
«Non voglio pensare che questa possa essere la mia ultima estate da uomo libero», dice a OGGI. «Ho tanti progetti, non penso al carcere ma al mio futuro. Nel quale credo veramente. Dopo sette anni di inferno vorrei proprio avere una vita normale»
E sulla fidanzata hostess, Greta Menegaldo, dice: «Non abbiamo parlato e non parliamo di matrimonio. Non è il momento. Restiamo due fidanzati felici. Verrà il giorno in cui potremo fare dei progetti solo per noi».