Daniel Craig da 007 a personaggio gay nel nuovo film di Guadagnino attesissimo a Venezia
Daniel Craig da 007 a “checca” in Queer di Luca Guadagnino, adattamento dell’omonimo romanzo di culto di William Burroughs, attesissimo al Festival del cinema di Venezia.
In una sterminata suburra, che Burroughs avrebbe poi definito «Interzona», e che qui va da Città del Messico, capitale mondiale del delitto («il cielo di quella speciale sfumatura d’azzurro che si intona tanto bene con gli avvoltoi volteggianti»), a Panama, Lee, alter ego dello scrittore, tesse la sua amorosa tela intorno a Allerton, un giovane ambiguo, indifferente come un animale.
Si aggira in locali sempre più sordidi, bazzicati da una fauna putrescente, e così divagando, picaro alieno, ci regala schegge del suo nerissimo humour. Con questo romanzo, che risale agli inizi degli anni Cinquanta – e che viene qui presentato in una nuova edizione condotta sui manoscritti originali –, affiora per la prima volta il paesaggio allucinato che oggi ormai porta il nome di Burroughs.
La prima foto del “nuovo3 Craig ci ha sicuramente lasciati a bocca aperta. Riparleremo del film in occasione della Mostra del cinema di Venezia a settembre 2024.