Chi è Piero Marrazzo: età, altezza, peso, moglie, vita privata e carriera
Piero Marrazzo, nato a Roma il 29 luglio 1958, ha 66 anni. Alto 1,76 m, non ci sono informazioni specifiche sul suo peso. È un giornalista, conduttore televisivo ed ex politico italiano, noto per la sua carriera in Rai e per essere stato Presidente della Regione Lazio dal 2005 al 2009.
Vita privata: Marrazzo è stato sposato due volte. La sua prima moglie è stata Isolina Fiorucci, con cui ha avuto due figlie, Giulia e Diletta. La seconda moglie è Roberta Serdoz, giornalista professionista, con cui ha avuto una figlia, Chiara. Il loro matrimonio è finito nel 2009, in seguito allo scandalo che lo ha visto coinvolto con una prostituta transessuale e ricattato da carabinieri.
Carriera: Dopo la laurea in Giurisprudenza all’Università La Sapienza di Roma, Marrazzo ha iniziato la sua carriera in Rai, dove ha lavorato per vent’anni. Ha condotto programmi come Mi manda Raitre e Cronaca in diretta, diventando una figura popolare nel giornalismo d’inchiesta. Nel 2005 è stato eletto Presidente della Regione Lazio, ruolo che ha ricoperto fino al 2009, quando si è dimesso in seguito allo scandalo5. Dopo la politica, ha continuato la sua carriera giornalistica, tornando a lavorare in Rai e scrivendo libri, tra cui Storia senza eroi, che racconta la sua esperienza personale e familiare.
Quali sono stati i principali scandali che hanno riguardato Piero Marrazzo
Il principale scandalo che ha coinvolto Piero Marrazzo è stato quello del ricatto da parte di carabinieri, esploso nell’ottobre 2009. Ecco i dettagli chiave:
1. Il ricatto e il video compromettente
Nel luglio 2009, Marrazzo fu sorpreso in un appartamento di via Gradoli a Roma in compagnia di una prostituta transessuale, Natalie, e in presenza di sostanze stupefacenti. Quattro carabinieri irruppero nella stanza, filmarono la scena senza farsi notare e minacciarono di rendere pubblico il video se non avesse pagato. Marrazzo inizialmente non denunciò l’accaduto, sperando che la vicenda cadesse nel dimenticatoio.
2. Le dimissioni e l’autosospensione
Quando lo scandalo emerse pubblicamente nell’ottobre 2009, Marrazzo inizialmente negò, ma poi ammise di aver avuto un rapporto occasionale, definendolo “frutto di una mia debolezza della vita privata”. Si autosospese dalla carica di Presidente della Regione Lazio e infine si dimise il 27 ottobre 2009.
3. Le morti sospette legate allo scandalo
Due persone coinvolte nella vicenda morirono in circostanze non chiare: Gianguerino Cafasso, mediatore nella vendita del video, fu trovato morto per overdose di cocaina nel settembre 2009, mentre Brenda, una delle prostitute trans, morì in un incendio doloso nel novembre 2009.
4. L’assoluzione e il complotto
Nel aprile 2010, la Corte di Cassazione dichiarò Marrazzo vittima di un complotto organizzato da carabinieri infedeli, assolvendolo da ogni accusa. La sentenza stabilì che la scena era stata accuratamente preparata per ricattarlo, con droghe e la sua tessera personale lasciate in bella vista.
Questo scandalo segnò la fine della carriera politica di Marrazzo, nonostante la sua assoluzione, e ebbe un impatto devastante sulla sua vita privata e familiare.