Chi è il padre di Ilaria Salis e chi è Ilaria Salis eletta al Parlamento europeo
Ilaria Salis, una maestra italiana di 39 anni, è stata arrestata l’11 febbraio 2023 a Budapest con l’accusa di lesioni aggravate nei confronti di due neonazisti, con l’aggravante dell’appartenenza a un’organizzazione antifascista1. La sua storia ha fatto il giro d’Europa e ha attirato l’attenzione sui diritti dei detenuti. Ma chi è suo padre? Chi è il padre di Ilaria Salis?
Il padre di Ilaria Salis si chiama Roberto Salis. È un ingegnere libero professionista, originario della Sardegna, ma attualmente vive con la famiglia a Monza.
Roberto è stato un candidato alle elezioni regionali nel 2013 con il partito “Fare per fermare il declino”, guidato da Oscar Giannino. Questo partito, di ispirazione prevalentemente liberale e liberista, criticava fortemente la politica nazionale.
Tuttavia, la sua attenzione principale è ora rivolta alla figlia Ilaria, detenuta a Budapest. La famiglia Salis ha sempre scelto la riservatezza e la compostezza, dedicando gli sforzi al supporto di Ilaria e alle richieste di estradizione.
La storia di Ilaria Salis
Ilaria Salis è stata coinvolta in attivismo sociale fin dai tempi del liceo. Dopo aver conseguito il massimo dei voti al liceo classico Zucchi di Monza, ha fondato il centro sociale Boccaccio, situato nel cuore della città. Il centro sociale è stato creato in una fabbrica abbandonata, dove i nazisti avevano fucilato tre partigiani sotto la neve.
Ilaria è stata sempre sensibile alle ingiustizie e paladina dei più fragili, e il suo impegno politico l’ha portata a fondare il centro sociale. Ora, la sua battaglia per i diritti da detenuta europea continua, e suo padre Roberto è al suo fianco, chiedendo che sia estradata in Italia per poter seguire il processo a distanza.
Elezione Ilaria Salis Parlamento Europeo
Ilaria Salis, la professoressa e attivista italiana, è stata liberata dagli arresti domiciliari in Ungheria. Fresca dell’elezione al Parlamento europeo con l’Alleanza Verdi e Sinistra, Salis ha lasciato il suo domicilio a Budapest, dove si trovava agli arresti domiciliari dallo scorso 15 maggio. Con un bottino di 176.434 voti, è diventata europarlamentare, nonostante fosse sotto processo in Ungheria con l’accusa di aver aggredito due militanti neonazisti a Budapest.
Grazie all’immunità parlamentare, terminerà la sua prigionia e potrà fare ora ritorno in Italia, dove l’aspetta a braccia aperte Nicola Fratoianni, il leader di Sinistra Italiana che l’aveva candidata nelle liste del suo partito per le elezioni europee con l’obiettivo di liberarla1. La Sinistra Europea ha definito questa liberazione una “vittoria significativa per la giustizia” e un colpo contro i leader repressivi di estrema destra come l’ungherese Viktor Orbán1. Ora, Salis potrà difendere insieme a noi i diritti civili e sociali dei più deboli.