Carlo Giovanardi: “Nell’esercito camerata separate per gay ed etero”
Il senatore Giovanardi dà, nuovamente, il peggio di sé. La sua visione distorta del mondo omosessuale comincia a dare sui nervi a tutti. Che finalmente qualcuno si muova politicamente contro di lui?
“Oggi nell’esercito mettono gli uomini da una parte e le donne da un’altra. Dormono in posti diversi perchè giustamente possono crearsi dei disguidi. Dunque, se ci sono degli omosessuali dichiarati che vogliono praticare la loro omosessualità devono essere messi in camerate separate. E’ una questione di buonsenso se avessi due o tre persone che non solo sono gay ma vogliono praticare in maniera attiva la loro omosessualità, avrei qualche imbarazzo a essere in una camerata con loro. Le camerate separate sarebbero una cosa assolutamente normale. Nell’esercito è inopportuno dichiarare di essere omosessuale, fare coming out. Non bisogna ostentare le proprie preferenze sessuali, di qualsiasi tipo siano. Il generale Gasparri (Clemente, fratello di Maurizio, che nei giorni scorsi ha dichiarato che “ammettere di essere gay non è pertinente allo status di carabiniere”, ndr.) ha detto quello che fino a un anno fa era stata per secoli la regola negli Usa, cioè ‘Non te lo chiedo, non me lo dici’ (Don’t ask, don’t tell) e ha fatto bene. E’ la cosa più opportuna da fare”.
E’ con questa dichiarazione che il senatore del Pdl Carlo Giovanardi, si esprime nel programma radio La Zanzara.
Le esternazioni del senatore Giovanardi vengono subito commentate, negativamente, da Franco Grillini, responsabile per i diritti civili e associazionismo dell’Italia, e da Gennaro Migliore, segretario nazionale di sinistra Ecologica Libertà.
“Anche oggi siamo costretti a commentare le infelici esternazioni del senatore Giovanardi che, negli ultimi tempi, ha preso l’abitudine di inveire contro gli omosessuali e l’omosessualità quando invece è il maschilismo il problema di molte strutture militari, che va combattuto. Pertanto, Giovanardi la smetta di lanciare invettive caratterizzate da pregiudizio e di promuovere squallide forme di ghettizzazione. Giovanardi è un caso clinico, un sessuofobico tossico. Non oso immaginare cosa passi per la sua testa, ossessionata dai corpi ‘peccaminosi’ che si intrecciano! Povero Giovanardi. In tempi di crisi e di incertezza la sua omofobia è una certezza che ci rammenta perchè i diritti civili sono la base essenziale per ogni programma che voglia chiudere il drammatico capitolo della decadenza incivile sdoganata dal berlusconismo”.
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Marzio Maladenti