Cardinale scozzese contro i gay
In Scozia è guerra. Il cardinale O’Brien va contro i diritti LGBT.
La Stonewall, la principale associazione che si occupa di difendere i diritti LGBT, ha nominato Keith O’Brien, cardinale scozzese, Bigotto dell’anno. Motivo? La causa scatenante è da ricercarsi, principalmente, sul fatto che in un dibattito pubblico, al quale O’Brien aveva partecipato, definiva il mondo LGBT nel modo più crudele possibile, molestando, addirittura, le persone gay: “Le relazioni fra persone dello stesso seso sono dannose per il benessere fisico, psichico e spirituale. Il matrimonio gay è un sovvertimento a una regola naturale di un diritto universalmente riconosciuto“. Ma la gerarchia ecclesiastica di Edimburgo difende il cardinale.
“Questa decisione dimostra la profondità della loro intolleranza e la volontà di distruggere chiunque non appoggi la loro visione di vita“.
In risposta alla chiesa il direttore di Stonewall Scotland, Colin Macfarlane, intervistato dalla radio della Bbc, ha difeso le proprie idee: “Non abbiamo mai chiamato qualcuno ‘bigotto’ solo perché non condivideva le nostre posizioni. Ma negli ultimi 12 mesi il cardinale O’Brien è andato ben oltre quello che si definirebbe un livello ‘decente’ di dibattito pubblico. Il suo linguaggio è stato crudele e ha molestato le persone gay e le persone a loro care”.
Una battaglia che non accenna a fermarsi e che, inoltre, interessa pure la politica. Ruth Davidson, leader dei conservatori in Scozia e premiata qualche giorno fa da Stonewall per il suo impegno nel campo dei diritti LGBT, ha dichiarato: “Ci sono molte voci in questo dibattito. E, così come io vado fiera della mia difesa per il diritto al matrimonio fra persone dello stesso seso, così vado fiera anche per il mio rispetto nei confronti di chi non la pensa come me. Catalogare il cardinale come ‘bigotto’ è stata una mossa sbagliata. Dobbiamo essere tolleranti e dobbiamo trattare il prossimo come noi vorremmo essere trattati, né più né meno”.
Ma, il direttore di Stonewall, ribadisce la sua opinione, sempre alla radio Bbc: “La categoria del ‘bigotto dell’anno’ ha un suo senso. Fra le persone nominate, quest’anno, una ha detto che le persone Lgbt sono dei nazisti, un’altra ha parlato di ‘bestialità’ e pedofilia, mentre un’altra ha persino detto che gay e lesbiche dovrebbero essere messe davanti a un plotone di esecuzione, per essere uccise. Con questo premio vogliamo sottolineare che certe persone usano un linguaggio molto pericoloso, o almeno di cattivo gusto. Noi siamo nel giusto quando poniamo l’attenzione su questo”. C
ome finirà questa diatriba?!!?
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Marzio Maladenti