Belen Rodriguez commenta le parole d’amore di Stefano de Martino
Belen Rodriguez commenta le parole d’amore di Stefano de Martino. Belen Rodriguez non sta zitta e in un’intervista al settimanale CHI risponde alle parole d’amore che qualche settimana fa le ha dedicato l’ex marito Stefano De Martino, attualmente impegnato come mentore nel programma Selfie di Simona Ventura.
Belen Rodriguez commenta le parole d’amore di Stefano de Martino
Belen, a ridosso del Natale, pensa alla famiglia, a suo figlio e ovviamente anche all’ex marito Stefano De Martino, attualmente in Tv nel programma Selfie di Simona Ventura e ancora ballerino professionista ad Amici 16.
Il sito Gossipblog ha riportato le parole più importanti che Belen ha detto. Eccole.
«Questo per me sarà un Natale di cambiamenti, un Natale anomalo. Le feste mi sono sempre piaciute, mi piace il calore della famiglia, ma hanno anche il sapore della malinconia perché ti ricordano le cose che ti sono venute a mancare (…) Sarà un Natale diverso anche per mio figlio, Santiago: non sono la prima donna divorziata al mondo, e lui starà un po’ con me e un po’ con il papà (De Martino, ndr). Certo, Santi chiede a me e a suo papà quando torneremo insieme, come tutti i bambini, i bambini vogliono questo».
Le parole di Belen sulle frasi d’amore per lei dette da De Martino
«È normale che non ci sia stata indifferenza di fronte alle sue parole, però ho sofferto tanto, e adesso va così. Sarò legata a lui per sempre, saremo una famiglia a prescindere (…) ci sono state grandi, immense sofferenze per entrambi, non si cancella tutto da un giorno all’altro».
Le parole d’amore di Stefano de Martino per Belen
Ecco cosa aveva detto De Martino attraverso alcuni video postati sul suo instagram:
“Affrontare il tema del “terremoto dell’anima” a dicembre è perfetto perché è il mese delle mancanze. Quest’anno il mio terremoto dell’anima è stato la separazione da mia moglie, per me l’anima è tua moglie, tuo figlio, una casa, il tuo habitat. Quando viene meno questa casa, ti senti smarrito. Prima ti ritrovi la via della cucina al buio, poi non trovi né la cucina, né il corridoio. Poi il dolore per questo fallimento lo metabolizzi, lo chiamano elaborazione del lutto, si passa dalla negazione iniziale in cui si fa finta che non sia successo nulla, fino all’accettazione finale, nel mezzo ci sono altre tappe come la negoziazione e la depressione.”
