Armie Hammer di Chiamami col tuo nome nuovo ruolo gay in un film
Armie Hammer di Chiamami col tuo nome nuovo ruolo gay in un film. Armie Hammer, il bel biondo interprete del film di Guadagnino “Chiamami col tuo nome“, è pronto ad interpretare un altro ruolo gay in un nuovo film.
Armie Hammer di Chiamami col tuo nome nuovo ruolo gay in un film
Armie Hammer dopo Chiamami col tuo nome, è pronto ad interpretare un altro uomo gay in un nuovo film. L’attore interpreterà sul grande schermo lo scrittore gay James Lord, noto per le biografie di artisti come Picasso e Giacometti.
https://www.youtube.com/watch?v=PWkS1gO3aNI
Stiamo parlando del film Final Portrait, di Stanley Tucci.
La sinossi del film che è uscito lo scorso 8 febbraio 2018.
Nel 1964, durante un breve viaggio a Parigi, lo scrittore americano e appassionato d’arte James Lord incontra il suo amico Alberto Giacometti, un pittore di fama internazionale, che gli chiede di posare per lui. Le sedute, gli assicura Giacometti, dureranno solo qualche giorno. Lusingato e incuriosito, Lord accetta.
Non è solo l’inizio di un’amicizia insolita e toccante, ma anche – visto attraverso gli occhi di Lord – di un viaggio illuminante nella bellezza, la frustrazione, la profondità e, a volte, il vero e proprio caos del processo artistico.
Chiamami col tuo nome la trama del libro da cui è stato tratto il film
Vent’anni fa, un’estate in Riviera, una di quelle estati che segnano la vita per sempre. Elio ha diciassette anni, e per lui sono appena iniziate le vacanze nella splendida villa di famiglia nel Ponente ligure.
Figlio di un professore universitario, musicista sensibile, decisamente colto per la sua età, il ragazzo aspetta come ogni anno “l’ospite dell’estate, l’ennesima scocciatura”: uno studente in arrivo da New York per lavorare alla sua tesi di post dottorato. Ma Oliver, il giovane americano, conquista tutti con la sua bellezza e i modi disinvolti. Anche Elio ne è irretito.
I due condividono, oltre alle origini ebraiche, molte passioni: discutono di film, libri, fanno passeggiate e corse in bici. E tra loro nasce un desiderio inesorabile quanto inatteso, vissuto fino in fondo, dalla sofferenza all’estasi.
“Chiamami col tuo nome” è la storia di un paradiso scoperto e già perduto, una meditazione proustiana sul tempo e sul desiderio, una domanda che resta aperta finché Elio e Oliver si ritroveranno un giorno a confessare a se stessi che “questa cosa che quasi non fu mai ancora ci tenta”.