A tu per tu con gli sport estremi. Ecco il Kite Surf

Il kite surf è uno degli ultimi nati nella famiglia degli sport estremi. Giunto alla ribalta proprio in questi ultimi anni, riuscendo ad appassionare migliaia di sportivi che non rinunciano a provare l’ebbrezza, la forza e la velocità che si può provare solo su un kite-surf.


Per i neofiti non basterà dotarsi dell’attrezzatura necessaria per iniziare a praticarlo, bisogna ricordare che il kite surf resta una disciplina potenzialmente rischiosa, bisognerà quindi apprendere in maniera graduale l’uso dell’attrezzatura con una pratica progressiva, meglio se affiancati da un bravo istruttore. Come per molte altre cose, l’approssimazione non darà buoni frutti.

Le origini della disciplina, a dispetto delle mode, sembrano risalire al 1999, ad opera di due fratelli, Bruno e Dominique Legaignoux, che hanno brevettato un’ala marina battezzandola con un acronimo: Wipika, che sta per “Wind Powered Inflatable Kite Aircraft”.

In cosa consiste, sostanzialmente il kite surf ?
Il kite-surf è il figlio naturale del surf, come tutti gli sport della tavola sul mare,  cui è stata aggiunto un’ aquilone che traina il surfer grazie alla forza del vento, riuscendo a fargli raggiungere notevoli velocità e consentogli di esibirsi in acrobazie mozzafiato.
Il kite-surf è anche chiamato kite board o, più di rado fly-surf, ricordando l’affinità dello sport con il volo.
Esistono diversi modi di fare kite-surf, corrispondenti ai diversi modi di “navigare” che tale equipaggiamento consente. Un kite surfer può preferire le onde, il free style o la velocità o ancora il boarder cross uno dei modi più spettacolari di usare il kite surf.

Esaminiamo le componenti essenziali di un kite surf
L’ala, o vela, o kite, ha delle dimensioni che possono variare dai 5 mq ai circa 18/20 mq. La scelta di una superficie si fa in funzione della forza del vento, le grandi ali sono preferite per venti deboli, le piccole ali sono da riservare per le giornate di vento forte. La struttura dell’ala è data dalle stecche gonfiabili (strut), spesso in numero di 5 che collegano il bordo d’attacco sul bordo di fuga (trailing edge), ed una stecca gonfiabile più grande (leandig edge)  delle altre che costituisce il bordo d’attacco.

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Se avete nozioni d’aeronautica, conoscerete questi termini, che hanno lo stesso significato per un’ala d’aereo che per un’ala di kite. L’aria si distribuisce lungo l’ala andando dal bordo d’attacco verso il bordo di fuga. Seguendo questo percorso, parte dell’aria passa sopra l’ala mentre un’altra parte viene convogliata al di sotto. La differenza di pressione causa la portanza, la forza che tira l’ala verso l’alto. Quando la portanza supera il peso del surfer, quest’ultimo viene sollevato dall’acqua, come se decollasse.

La finestra di volo
La finestra di volo è una nozione molto importante, rappresenta lo spazio nel quale il kite potrà spostarsi. Se i cavi che collegano il kite con il surfer sono, ad esempio, lunghi 20 metri, il kite potrà spostarsi per 20m alla vostra sinistra o alla vostra destra, davanti o dietro di voi, si tratta si un quarto di sfera di 20m di raggio della quale il surfer è il centro. In bordo finestra sviluppa poca trazione, rappresenta pertanto la posizione dalla quale far partire/atterrare o fermare il kite surf

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Il boma
Il boma permette di controllare il kite, esistono boma 2 e a 4 cavi. I boma a 2 cavi vengono usati prevalentemente nella fase di apprendimento, con ali di piccole superfici per semplificare l’apprendistato (Kite trainer). Cavi corti tenderanno ad essere maggiormente reattivi nel controllo del kite. Una lunghezza molto diffusa per i cavi sono i 25 metri, Fig. 3.

Le sicurezza sul boma
Il boma è fornito di 2 sistemi di sgancio: il primo che permette di neutralizzare la potenza dell’ala restandovi collegati, l’ala si apre a bandiera e cessa completamente la trazione, il secondo permette di liberarsi completamente dall’ala, cosa necessaria molto di rado, ma utilizzabile in situazioni di estremo pericolo. Bisognerà familiarizzare bene con i sistemi di sicurezza prima che si renda necessario il loro utilizzo.
Dopo l’uso in mare, per prolungare la vita del boma, sarà bene risciacquare il tutto con acqua dolce, dopo ogni uso.

La tavola
Esistono diversi tipi di tavola per l’uso con il kite:
La tavola direzionale, simile a quelle usate per il surf o di windsurf. Come suggerisce il suo nome ha una parte anteriore ed una parte posteriore, con 2 cinghie nella parte anteriore. Il surfer dovrà cambiare piede quando cambia direzione: questa manovra si chiama jibe, e tale caratteristica le rende poco pratiche nei salti.
La tavola Twin-tip rappresenta la tavola più diffusa è simmetrica o quasi, e consente il suo utilizzo in entrambe le direzioni senza jibe.
La tavola Wake-bord somiglia alla twin-tip, ma è più piccola.
Mutant (o ibridi), sono una via di mezzo fra la direzionale e il twin-tip. La forma generale e la cima somigliano ad un twin-tip.
a cura di F.Russo
www.kite-tecnica.it

Red

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