50 sfumature di nero recensione: è proprio brutto crolla in America e si salva in Italia
50 sfumature di nero recensione: è proprio brutto crolla in America e si salva in Italia. Il sequel di 50 sfumature di grigio, 50 sfumature di nero, è davvero brutto. Siamo andati al cinema a vederlo e invece di eccitarci ci siamo messi a ridere.
50 sfumature di nero recensione: è proprio brutto crolla in America e si salva in Italia
Lento, doppiato malissimo, quasi scontato. Le scene più scabrose sono ridotte all’osso e l’amore prende vita d’improvviso in una storia che è stata caratterizzata sempre dai segreti a tinte grigie. Mister Grey diventa un pupazzo nelle mani di Anastasia. Da sadico quale si definisce e un ragazzo qualunque, solo molto ricco, che potrebbe tranquillamente essere paragonato ad un tronista di Uomini e donne.
Ci è sembrato di assistere alla noia impersonificata. Non solo la nostra ma anche quella dei due attori mentre recitavano. L’unico lato positivo? Quello di Jamie Dornan, il suo lato B in pratica che si vede più volte in tutta la sua perfezione.
Sì, siamo rimasti delusi. E se voi volete andare a vedere questo film accomodatevi! Sappiate che in America dopo il primo giorno di uscita, che ha incassato più di 20 milioni di dollari, è crollato vertiginosamente. In Italia si è salvato ma si sa, qui le tradizioni qualunque esse siano fanno fatica a perdere terreno.
La trama del film.
Jamie Dornan e Dakota Johnson tornano nei ruoli di Christian Grey e Anastasia Steele in 50 sfumature di nero, il secondo capitolo tratto dalla serie di successo e fenomeno mondiale “Cinquanta sfumature”. Quando un addolorato Christian Grey cerca di persuadere una cauta Ana Steele a tornare nella sua vita, lei esige un nuovo accordo in cambio di un’altra possibilità. I due iniziano così a ricostruire un rapporto basato sulla fiducia e a trovare un equilibrio, ma alcune figure misteriose provenienti dal passato di Christian accerchiano la coppia, decise ad annientare le loro speranze di un futuro insieme.